Del telefonino nessuna traccia. Ma non avrebbe agito da solo. Il ventenne è stato arrestato con l’ipotesi accusatoria di rapina in concorso (con soggetto ancora ignoto) aggravata dall’utilizzo del cacciavite e dal fatto di aver agito contro dei minorenni. Stamani l’udienza di convalida al carcere di Ragusa dove il giovane dopo le formalità di rito, era staro trasferito. Il ragazzo, nato in Italia da famiglia straniera, si è avvalso della facoltà di non rispondere. È comparso davanti al gip Gaetano Di Martino, assistito dall’avvocato Vincenzo Mallia, (sostituto processuale del difensore, l’avvocato Enrico Platania). Il difensore ha chiesto i domiciliari, il pm Gaetano Scollo la convalida e la conferma della custodia in carcere. Il gip all’esito della camera di consiglio ha convalidato l’arresto e confermata la custodia cautelare in carcere.

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