RAPINA O SIMULAZIONE DI REATO? L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA FARA’ PIENA LUCE”

Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione e controllo del territorio predisposti dal Questore di Ragusa, Dott. Filippo Barboso, nel pomeriggio di ieri personale dell’U.P.G.S.P.- Sezione Volanti della Questura di Ragusa, diretto dal Commissario Capo Dr. Paolo Arena, ha denunciato in stato di libertà, tre cittadini marocchini (trentaduenni) per rapina in concorso ai danni di una loro connazionale (cinquantenne).

Quest’ultima, avrebbe in passato affittato un appartamento ad un uomo e una donna marocchini, conviventi. Dopo quattro mesi circa, i due lasciavano la casa.

A detta della vittima, i due non avevano provveduto al pagamento delle bollette della spazzatura. Così, avendoli fortuitamente incontrati in occasione del mercato cittadino, aveva loro intimato la corresponsione dell’importo della bolletta. I due si rifiutavano ed in tutta risposta assieme ad un loro parente, sempre di nazionalità marocchina, le sottraevano dalla borsa l’ingente somma di 4.500 euro strappandole, altresì di dosso, una collanina d’oro.

Nel far ciò, le procuravano lesioni ed escoriazioni per le quali la stessa ricorreva alle cure del pronto soccorso, prontamente chiamato dal titolare di un negozio di ortofrutta.

Nelle dichiarazioni spontanee rese dai presunti autori del reato, questi negavano i fatti,  ammettendo solo di aver litigato verbalmente con la signora ma di non aver sottratto alcun bene, riservandosi di presentare denuncia contro di lei in quanto, a detta degli stessi, avrebbe inscenato il tutto. In effetti, la perquisizione effettuata nei confronti dei tre individui dava esito negativo. Toccherà alla magistratura far luce sull’intera anomala vicenda.

Sempre nel pomeriggio di ieri, gli operatori delle Volanti hanno denunciato un anziano signore di 70 anni per atti osceni. In particolare, nei pressi dell’ex foro boario era stata segnalata, da una donna intenta a fare footing, una persona che, senza curarsi dei passanti,  compiva atti osceni.

Condotto presso gli uffici della Questura, l’individuo riferiva che aveva avuto l’impellente necessità di andare in bagno ed aveva scelto quel luogo per soddisfare il suo fisiologico bisogno.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it