RANDAGISMO

Sig. Diretytore di Ragusas Oggi, buongiorno la pregherei di pubblicare questa lettera/denuncia per far si che qualcosa cambi nella gestione del fenomeno randagismo.
Dubito fortemente sia spedire i cani nei canili del Nord Italia la soluzione per fermare l’ormai dilagante e incontrollato fenomeno del randagismo a Ragusa e in tanti altri comuni siciliani nella medesima situazione. Perchè l’amministrazione preferisce spendere ingenti somme di denaro pubblico per il manteninento dei cani in strutture private con scopo di lucro il cui obiettivo principale è appunto il profitto e non tanto il benessere dell’animale e invece non attua campagne di sterilizzazione a tappeto che sono la vera soluzione definitiva al problema oltre che molto meno costose? A Ragusa non c’è più un servizio di cattura e sterilizzazione degli animali (provate a chiamare la polizia municipale o il canile convenzionato in caso di ritrovamento) nonostante la Finanziaria 2007 ha stabilito che le Regioni e le Province, nell’ambito della programmazione regionale, devono dare priorità ai piani di controllo delle nascite destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse stanziate per la lotta al randagismo alle STERILIZZAZIONI. Da ciò si deduce il perchè del virtuosismo di molti comuni del Nord Italia in cui sono state applicate correttamente politiche e normative e che oggi non hanno più il problema randagismo e la situazione vergognosa in cui versano molti comuni del Sud Italia dove nel 2016 si è ancora costretti a parlare di randagismo, di avvelenamenti di animali (reato penale ai sensi dell’art.544 bis c.p.) e incidenti stradali dovuti al vagare degli stessi. Questo il dramma che siamo costretti a subire a causa della sordità dei nostri esponenti politici.
Grazie, cordiali saluti alla redazione.

 

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