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RAMADAM
14 Giu 2016 11:09
E’ stato celebrato ieri a Villa Niscemi l’iftar, ovvero la cerimonia che ogni giorno della del Ramadan celebra la fine del digiuno quotidiano. Per la prima volta tale cerimonia si è svolta in una sede istituzionale su invito del sindaco Leoluca Orlando e del Presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha.
Per l’occasione, la Sala delle Carrozze è stata adibita a luogo di culto islamico dove i rappresentanti delle varie comunità hanno celebrato la preghiera della Sera e cioè quella che decreta la fine del digiuno giornaliero.
Oltre al sindaco e al presidente della Consulta, erano presenti i consiglieri, i consoli generali di Tunisia e Marrocco e i rappresentanti di tutte le comunità religiose, i rappresentanti della
curia in rappresentanza del vescovo Lorefice ed ancora i rappresentanti delle comunità ortodossa rumena, valdese, evangelica ed ebraica. La chiamata alla preghiera è stata fatta dall’imam italiano Francesco Macaluso, mentre i riti della preghiera sono stati celebrati dall’imam marocchino Abdelrahaman Mostafa.
Dopo la preghiera tutte le comunità hanno benedetto un albero d’ulivo che verrà piantato oggi a Villa Niscemi, come segno permanente di questa iniziativa per poi spostarsi all’interno della sede
istituzionale del Comune dove hanno diviso le pietanze preparate dai rappresentanti della Consulta delle Culture e delle comunità del Bangladesh, Tunisia, Pakistan, Tamil, Filippine, Polonia e Capoverde.
“Si è trattato di un momento storico di partecipazione e condivisione – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – che ha coinvolto le comunità islamiche e tutte le comunità religiose presenti nel nostro territorio a conferma chela nostra città è la Capitale dell’accoglienza, della pace e dell’integrazione. Per questo, ringrazio il presidente della Consulta delle culture e tutte le comunità presenti che si sono resi protagonisti con questa cerimonia di un altro nuovo importante tassello da aggiungere al mosaico Palermo”.
“Voglio ringraziare il sindaco Leoluca Orlando che ha aperto la “casa” di tutti i palermitani alla comunità islamica rompendo di fatto un tabù, oltre a tutte le comunità che hanno voluto condividere con i musulmani di Palermo questo grande momento spirituale – ha detto Adham
Darawsha . Si è ribadito il concetto che a Palermo i musulmani sono a casa. È stato molto piacevole veder anche tutte e comunità rappresentate nella Consulta e nella città partecipare a questa serata che ha sigillato un nuovo fatto tra tutte le comunità religiose basate su valori di pace e convivenza. Un altro risultato realizzato grazie all’impegno della Consulta e dell’amministrazione per costruire ponti di dialogo ed amicizia”.
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