Ragusa si prepara alla giornata del malato 2020

Anche quest’anno, in occasione dell’11 febbraio, giornata in cui ricorre la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes e in cui si celebra la giornata mondiale del malato, l’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa ha promosso una serie di appuntamenti nel corso dei quali sarà rivolto un messaggio specifico e di conforto agli ammalati e agli oppressi, ai poveri che sanno di dipendere interamente da Dio e che, feriti dal peso della prova, hanno bisogno di guarigione. Utilizza il cuore del messaggio che Papa Francesco ha preparato in occasione della XXVIII edizione il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti, per inquadrare bene il contesto di un evento religioso, e non solo, dal grande significato.

“Dice Papa Francesco che in questa condizione c’è chi ha certamente bisogno di un luogo per ristorarsi – commenta don Occhipinti – e che la Chiesa vuole essere sempre più e sempre meglio la locanda del Buon Samaritano che è Cristo, cioè la casa dove è possibile trovare la sua grazia che si esprime nella familiarità, nell’accoglienza, nel sollievo. In questa casa sarà possibile incontrare persone che, guarite dalla misericordia di Dio nella loro fragilità, sapranno aiutare a portare la croce facendo delle proprie ferite delle feritoie, attraverso le quali guardare l’orizzonte al di là della malattia e ricevere luce e aria per la vita di ciascuno di noi”.

Il pensiero del Pontefice si rivolge poi agli operatori sanitari: “Ogni intervento diagnostico, preventivo, terapeutico, di ricerca, cura e riabilitazione è rivolto alla persona malata, dove il sostantivo persona, viene sempre prima dell’aggettivo malata. Pertanto, il vostro agire sia costantemente proteso alla dignità e alla vita della persona, senza alcun cedimento ad atti di natura eutanasica, di suicidio assistito o soppressione della vita, nemmeno quando lo stato della malattia è irreversibile.

Quando non potrete guarire, potrete sempre curare con gesti e procedure che diano ristoro e sollievo al malato”, raccomanda Papa Francesco. Infine, l’appello del Papa ai Governi di tutti i paesi del mondo: “Auspico che, coniugando i principi di solidarietà e sussidiarietà, si cooperi perché tutti abbiano accesso a cure adeguate per la salvaguardia e il recupero della salute”.

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