Ragusa prima per qualità vita, Cassì “Bene”, Buscemi “Non c’è da cullarsi”

Classifica della Qualità della vita redatta da Il Sole 24 Ore. Commenti pro e contro rispetto al dato statistico che vede Ragusa il luogo migliore dove vivere in Sicilia pur se comunque in basso alla classifica nazionale. Siamo insomma primi ma in posizioni non troppo alte in classifica generale. 

 

Commento del sindaco Peppe Cassì: 
“Ragusa e provincia guadagnano due posizioni nella tradizionale classifica della Qualità della vita redatta annualmente da Il Sole 24 Ore e si confermano il luogo migliore dove vivere in Sicilia, come recentemente certificato anche dal report “Ecosistema Urbano”, in cui il Comune di Ragusa ha guadagnato 31 posizioni, e dall’altra indagine, sempre su base provinciale, svolta da Italia Oggi.


I piazzamenti sono così distribuiti: 85^ posto per la provincia di Ragusa per Il Sole 24 Ore, 66^ posto per il Comune di Ragusa in Ecosistema Urbano, 84^ posto per la provincia di Ragusa per Italia Oggi.
Posizioni poco lusinghiere in classifica generale, che devono inevitabilmente servire da stimolo a tutto il territorio ibleo per fare sempre meglio non accontentandosi del primato regionale, ma che devono anche spingere a una riflessione.
Basta infatti uno sguardo alla classifica generale per accorgersi che ne contiene tre: una classifica del Nord, nella parte alta, una del centro, e una del Sud, che comincia dalla posizione 76 in giù.
Se, praticamente da sempre, città e province meridionali si trovano in fondo a queste classifiche non ci sono che tre possibili motivazioni: o gli indicatori presi in esame non fotografano tutti i pregi e i difetti di un territorio; o gli amministratori di tutte le città del Sud sono da decenni meno capaci dei loro colleghi del Nord; o è mancata una vera strategia politica per il sud, che non sfrutti ma valorizzi le enormi potenzialità di questa parte d’Italia.
Personalmente propendo per la terza opzione. Credo sia sotto gli occhi di tutti, infatti, il gap infrastrutturale che penalizza oggettivamente determinate Regioni più di altre. Se ci sono tre classifiche probabilmente è perché ci sono tre Italie”.

Le reazioni 
LA QUALITA’ DELLA VITA E I DATI SU RAGUSA, BUSCEMI (LISTA DE LUCA): “C’E’ POCO DA CANTARE VITTORIA A ESSERE I PRIMI DEGLI ULTIMI. NELLA NOSTRA CITTA’ CONTINUA A MANCARE UNA VISIONE PER IL FUTURO”
“C’è poco da cantare vittoria. La classifica de “Il Sole 24 Ore” dipinge una realtà, quella di Ragusa, che, seppure migliore di due posizioni rispetto allo scorso anno, fa comunque registrare una serie di defaillances importanti su alcuni settori vitali della vita quotidiana. Ci troviamo, giusto per fare un esempio, al 91esimo posto per la voce legata all’ambiente e ai servizi. Insomma, siamo i primi degli ultimi e non c’è assolutamente di che essere soddisfatti”. Così Saverio Buscemi della lista De Luca commenta i risultati pubblicati nelle ultime ore dal quotidiano economico nazionale. “Prima di ogni cosa voglio fare una premessa – continua Buscemi – è vero che le cifre fanno riferimento al territorio provinciale ma è altrettanto vero che la città di Ragusa, essendo preminente rispetto all’ambito ibleo, fa da traino nella raccolta dei dati. Quindi, le valutazioni in questione sono in qualche modo legate in buona parte alle performance della nostra città. E quando leggiamo che siamo scesi di 12 posti rispetto allo scorso anno nel settore Cultura e tempo libero, significa che molte occasioni sono andate perdute e che, soprattutto, facciamo i conti con una mancanza di programmazione che non sembra stare di casa dalle nostre parti. Così come evidenziato dal 91esimo posto nella voce ambiente e servizi. In settori che dovrebbero essere ritenuti cruciali, sembra che non si riesca a trovare la quadra. Manca quell’adeguata pianificazione che ci consentirebbe di guardare avanti con maggiore prospettiva. In pratica, la classifica de Il Sole 24 Ore conferma quanto andiamo dicendo da tempi non sospetti. Non c’è una visione, è assente una strategia complessiva per fare capire che città vogliamo. Gli interventi, beninteso, si registrano a Ragusa ma si ha come l’impressione che la mano destra non sappia cosa faccia la sinistra. Ecco perché ritengo che ci sia molta strada ancora da compiere e che la Giunta Cassì si debba aprire ad ascoltare i consigli, quando validi, provenienti dalle opposizioni perché anche queste ultime, nel proprio ruolo, e se agiscono in maniera propositiva, possono fornire contributi utili alla crescita complessiva della nostra città”.


 

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