RAGUSA OPERE ESECUTIVE PER CIRCA 40 MLN

“Dai dati raccolti da Ance Sicilia e diffusi oggi emerge all’attenzione dei cittadini ragusani una situazione di mancato impiego di risorse che, altrimenti usate, immetterebbero nell’economia locale circa 40 milioni di euro”. Lo dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia per la provincia di Ragusa, commentando il piano de “La carica delle 5mila opere per far ripartire l’Italia”, stilato dall’Ance.
“Il lavoro dell’Associazione – continua Mauro – sul piano politico, mette in evidenza la incapacità dell’amministrazione iblea di mettere in priorità alcuni lavori pubblici. Saltano all’occhio 14milioni circa per il Porto Turistico di Marina di Ragusa, sette opere per il rifacimento della rete idrica per diversi milioni di euro, la manutenzione e messa in sicurezza di tre scuole per oltre due milioni. Fatta eccezione per quei 14mln forse troppo difficili da reperire in una unica soluzione, ma che comunque creerebbero un gettito di lavoro non indifferente, per il resto si tratta in molti casi di opere che la città attende da anni. Se si pensa, ad esempio, alla condizione in cui versano le condutture idriche ragusane, al primo posto in Sicilia per dispersione idrica pari al 76% secondo un’indagine di Cittadinanzaattiva, è facile pensare che la manutenzione in questo settore dovrebbe occupare una posizione rilevante nei progetti di chi ci amministra”.
“Gravissimo – aggiunge il senatore azzurro – che vi siano ben tre scuole che da tempo attendono opere di messa in sicurezza. Lavori esecutivi e cantierabili la cui mancata realizzazione pone seri dubbi sulle condizioni di sicurezza in cui si trovano i bambini che frequentano quelle strutture. Ecco, su questo sarebbe importante avere dal sindaco Piccitto delle rassicurazioni, non solo sulla incolumità dei giovanissimi studenti, ma anche sul fatto che ci si impegni perché quei lavori partano al più presto”.
“Una politica che punti alle necessità cittadine coniugandole con la possibilità di muovere l’economia – conclude Mauro – dovrebbe essere al centro della volontà di un’amministrazione comunale, assicurandosi di non inserire nuove opere nel Piano triennale se prima non si avviano e completano quelle precedentemente messe in elenco. A Ragusa, invece, sembra che l’unica cosa cui ci si dedichi è trovare fantasiosi modi per far quadrare i bilanci utilizzando le somme delle royalty”. 

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