RAGUSA FESTIWALL SECONDA EDIZIONE

È iniziata con una festa, la seconda settimana di FestiWall. Alla presenza delle autorità e di tutti i numerosi sostenitori del festival ibleo di street art si è tenuto lunedì 12 il vernissage che ha sancito l’apertura ufficiale delle mostre esposte al quartier generale e l’apertura dei nuovi due cantieri che porteranno alla realizzazione delle opere di Hyuro e di Evoca1.

 

Grande soddisfazione è stata espressa dai due organizzatori dell’evento, Vincenzo Cascone e Antonio Sortino, e dal sindaco della città Federico Piccitto, che ha voluto insieme ad alcuni esponenti della giunta prendere personalmente visione delle mostre esposte all’interno del quartier generale sito in via Berlinguer.

 

«Un anno fa – ha detto il primo cittadino – FestiWall arrivò in città come una sorpresa, grazie anche alla felice intuizione di Stefania Campo, allora assessore alla cultura. Nel tempo la manifestazione ha assunto una dimensione propria, dimostrando che l’arte sa riempire di cultura spazi che non avevano identità, e che è capace anche di ricucire il tessuto urbano. Posso dirmi particolarmente contento della riuscita: compito dell’ammininstrazione è infatti agevolare le buene prassi, e questo festival, con il livello degli artisti che propone, promuove l’immagine di Ragusa a livello nazionale e non solo».

 

L’arte pubblica – hanno ribadito i due curatori – si pone dunque come veicolo per messaggi di portata sociale. «Un messaggio – dicono – evidenziato quest’anno già nella scelta di un quartiere come il Selvaggio, storicamente pieno di abitazioni ma carente dal punto di vista delle realtà associative, degli spazi comuni. Una manifestazione di arte pubblica consente di lavorare sull’esistente per contribuire a creare una sensibilità futura, intervenendo laddove sul territorio esistono dei “mostri”, ovvero dei luoghi privi di identità».

Ruolo fondamentale, naturalmente, quello giocato dai cinque artisti internazionali chiamati a dare un nuovo volto al quartiere Selvaggio.

Dopo l’intervento figurativo di Agostino Iacurci e quello astratto di SatOne, già ultimati, tocca adesso alla spagnola Hyro, che in queste ore sta realizzando in via Nobile il suo omaggio all’anarchica ragusana Maria Occhipinti, e allo statunitense Evoca1, per la prima volta in Italia.

«Un ringraziamento particolare – hanno concluso i due curatori – va al Comune di Ragusa che ha sempre creduto nella manifestazione, e ai numerosi sponsor privati che ci supportano. Inoltre, come lo scorso anno, a sporcarsi le mani in prima persona ci sono tanti ragazzi della città che volontariamente si sono messi a disposizione per contribuire alla riuscita del festival: a loro va il nostro grazie».

Rimangono intanto sempre aperte e visitabili le attività collaterali del Festival: l’installazione di Moak, “La stanza del caffè”; le mostre “La scelta errata” di Johnny Cobalto, “Lava” e “Varianti” del collettivo Ritmo e la mostra #bonajutostyle, occasione per assaggiare anche la tavoletta di cioccolato bianco prodotta in edizione limitata dalla dolceria modicana appositamente per FestiWall. Il quartier generale è aperto al pubblico tra le 16 e le 21 ogni giorno, rimane chiuso la domenica.

 

Gli artisti

 

 

Una formazione quasi interamente internazionale, quella scelta da Pandora per la seconda edizione di FestiWall. Unico italiano, Agostino Iacurci, e poi Evoca1, per la prima volta in Italia, Fintan Magee, Hyuro e Sat One.

 

AGOSTINO IACURCI (ITALIA)
Artista italiano multidisciplinare, le sue opere hanno uno stile inconfondibile e riconoscibile al primo sguardo: monumentali personaggi dalla gamma di colori armonici con uno stile essenziale, giocano con l’alternanza tra il vuoto e il pieno, tra apparizione e scomparsa. Agostino Iacurci sperimenta la sua personale idea di street art rielaborandola continuamente su nuovi supporti artistici. I suoi murales sono storie di vita quotidiana dentro cui immergersi, riscoprendo il potere narrativo delle immagini statiche nel dinamismo del moderno contesto urbano.
www.agostinoiacurci.com

 

EVOCA 1 (STATI UNITI )
Di origini Dominicane, Evoca1 ha consolidato uno stile che si potrebbe riferire alla grande tradizione della pittura iperrealistica. I soggetti rappresentati sono fortemente radicati nel luogo dove le opere vengono realizzate e generalmente provocano nello spettatore un’intima malinconia mitigata da una figura animale che apre ad un senso di speranza. Impegnato nel sociale, le sue opere sono riflesso di una spiccata sensibilità per l’umanità tout court espressi attraverso l’utilizzo di toni profondi e l’alternanza fra la cura estrema del dettaglio e il segno appena abbozzato.
www.evoca1.com

 

FINTAN MAGEE (AUSTRALIA )
Il lavoro di Fintan Magee è incentrato su suggestioni legate a soggetti favolistici. I suoi ritratti per lo più personaggi sono come sospesi tra il sogno e la realtà. Dopo aver iniziato la sua carriera d’artista come writer per le strade di Brisbane, Magee si avvicina sempre più ai dipinti murali, con uno stile iconico che lo ha consacrato internazionalmente. Le sue opere di grandissime dimensioni, mescolano motivi surreali e figurativi e, interagendo con l’ambiente circostante, tendono a fondersi in esso.
www.fintanmagee.com

 

HYURO (SPAGNA)
Origini argentine con base a Valencia. I temi affrontati nei suoi lavori hanno a che fare con la problematica, l’identità e l’emancipazione delle minoranze. Hyuro analizza le differenti sfaccettature sociali e le contraddizioni che accompagnano l’individuo all’interno della società moderna. Hyuro utilizza per i suoi personaggi, spesso figure femminili, una tavolozza dalle tonalità polverose, che ricordano quasi l’acquarello, ed enfatizzano questa sensazione di introspezione invitando lo spettatore a riflettere.
www.hyuro.es

SAT ONE (GERMANIA )
Tedesco di origini venezuelane, Satone, attivo da oltre vent’anni nel mondo dei graffiti combina gli studi da graphic designer con una personale ricerca stilistica che lo ha consacrato come uno dei massimi esponenti del Graffuturism. Nelle sue opere, l’artista decostruisce e riconfigura linee ed elementi differenti, scandendone il ritmo attraverso un marcato stile astratto dai colori particolarmente accesi, in armonia con un’accurata analisi della superficie su cui lavora.
www.satone.com

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