RAGUSA: EMERGENZA IDRICA ED OMESSA PREVENZIONE

A distanza di circa quattro mesi dalla sospensione della fornitura idrica, a causa dell’inquinamento delle sorgenti dell’Oro e della Misericordia, gran parte della città è ancora senza acqua ed è costretta a rivolgersi alle autobotti private, non riuscendo, quelle comunali, a far fronte al perdurare della penuria. Eppure dai recenti incontri del deputato regionale, già Sindaco di Ragusa, con il suo successore, il commissario Rizza, era parso che, come per miracolo, con il finanziamento di un milione di euro per scavare nuovi pozzi, tutta la vicenda si fosse risolta.

In sostanza un voler far credere alla collettività che il problema era risolto (quando non lo era) e poter guardare oltre, come se niente fosse successo. Troppo semplice! Troppo facile! E del danno arrecato alla città chi ne risponde? L’ex Sindaco di Ragusa invece di passare il tempo, in nome della continuità, a tessere alleanze con questo o quel partito, o spezzone di partito, ed affannarsi a dare, o negare, la sua investitura a questo o quel candidato sindaco e altre amenità del genere, venga a spiegare ai cittadini perché, -pur essendo a conoscenza della gravità dell’inquinamento delle due sorgenti Oro e Misericordia, già da alcuni anni, ed in modo oggettivo dall’ottobre 2010, per come risulta dalla riunione della Commissione Consiliare Ambiente a cui, nella sua qualità di sindaco, prese parte, insieme ad esperti ed ai partiti di maggioranza e di opposizione, -non si preoccupò di avviare le adeguate iniziative per eliminare le fonti d’inquinamento, già conosciute, e cosi evitare, il disastro ambientale di una delle cave più belle del nostro territorio ed alla collettività tutti i disagi, danni alla salute ed economici e quant’altro? Ancora una volta il costo dei danni, per omessa prevenzione, dovranno essere posti a carico dei cittadini che li hanno subiti? E quindi anche le beffe?

Oppure dovranno risponderne gli amministratori, dirigenti e quant’altro, che pur avendo avuto, per tempo, conoscenza della gravità della situazione omisero di adottare gli adeguati provvedimenti?

Pertanto si propongono alla collettività le seguenti strade da seguire:

Step 1- Si invitano i cittadini che sono costretti a ricorrere al servizio di autobotti private a farsi rilasciare adeguata fattura ed a documentare ogni danno derivante da tale incresciosa vicenda.

Step 2- Da subito si esige di utilizzare il milione di euro ricevuto dalla Regione per un intervento di bonifica della cava Misericordia alfine di recuperare, in brevissimo tempo, le sorgenti ed i pozzi dal punto di vista microbiologico e chimico, considerata anche la natura geologica del sottosuolo che permetterebbe un ritorno alle originarie condizioni naturali in tempi rapidi.

Step 3- Da subito utilizzare parte del milione di euro, di cui sopra, per svuotare le vasche di raccolta dei liquami ed evitarne lo sversamento nei terreni. Tale svuotamento potrebbe essere attuato da appositi automezzi che trasporterebbero i liquami in alcuni depuratori della provincia in condizione di smaltirli: depuratore di Marina di Ragusa- Donnalucata-Pozzallo.

Step 4- Prevedere la progettazione di impianti biogas per trasformare i rifiuti e liquami in energia.

 

 

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