È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“Ragusa e i suoi eventi culturali verso la ribalta nazionale. Grazie all’intuizione dei privati, non c’è solo Montalbano”
20 Giu 2017 10:35
RAGUSA – Mentre Torino e Milano continuano a giocare il loro derby d’Italia, non solo calcistico, Ragusa ha celebrato l’ottava edizione della sua festa del libro “A Tutto Volume” alla presenza di autori come Serena Dandini, Gad Lerner, Piero Dorfles, Lisa Hilton, Loredana Lipperini, Telmo Pievani, Sergio Rizzo, Veronica Pivetti e tanti altri. Per tre giorni, le piazze dei due centri storici di Ragusa sono stati i palcoscenici degli eventi del cartellone della fiera, con dibattiti e dialoghi pubblici sullo Zeitgeist, lo spirito dei nostri tempi. Si sono confrontati sulla “cultura del no”, gli autori dell’omonimo saggio, Sergio Staino e Chicco Testa. Gad Lerner e Piero Dorfles si sono occupati di “Cultura, web e democrazia”. Non è nemmeno mancata l’attenzione ai temi caldi dell’attualità con Gianni Barbacetto, Gaetano Savatteri, Stefano Liberti e il politologo Gianfranco Pasquino. Sicuramente “A Tutto Volume” merita lo spazio che la stampa nazionale gli ha dedicato. Ragusa è ormai inserita nel prestigioso circuito delle più importanti manifestazioni italiane del libro, anche grazie al progetto lanciato proprio dal Salone Internazionale del Libro di Torino che mette insieme il meglio delle manifestazioni che “producono cultura” in tutta Italia.
Insomma, accanto alla “Ragusa Pop” del Commissario Montalbano, si sta affermando una “Ragusa Smart”, una Ragusa creativa, dinamica, sperimentale.
Appena una settimana fa, il Teatro Donnafugata ha portato a Ragusa Ibla le tragedie greche, con la seconda edizione del festival “3Drammi3”. I più bei cortili, i meno esposti angoli di Ragusa Ibla hanno accolto dialoghi e dibattiti sul teatro, alla presenza di importanti personalità di statura nazionale. L’energia prorompente del curvilineo barocco del Duomo d San Giorgio del Gagliardi, la sua singolare posizione scenica per mettere fuori asse campanile e cupola, dischiudendo una prospettiva inusuale al visitatore della piazza sottostante, si sono fatte anfiteatro per la messa in scena del Prometeo Incatenato, il titano che sottraendo il fuoco agli dei e portando la luce nel mondo, attira su di sé l’ira degli dei. Gli allievi dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico hanno proposto una rappresentazione molto densa ed intensa, sotto la decisa regia di Antonio Zanoletti. I bei palazzi nobiliari circostanti si sono fatti palchi di un teatro a cielo aperto, in cui le luci di scena hanno aperto squarci sotto una luna quasi piena.
“3 drammi 3” è stato un gran successo di pubblico che ha anche costretto gli organizzatori a limitare l’accesso alla scalinata del Duomo di San Giorgio. L’evento clou della manifestazione, il Prometeo Incatenato, è stato un compendio di sperimentazione e contaminazione di epoche e di stili anche molto distanti tra loro. Le intuizioni di Vicky Di Quattro, Costanza Di Quattro e Clorinda Arezzo sono state davvero brillanti e lo sono state ancora di più per la loro realizzazione, in una Sicilia molto ricca di pensieri astratti e purtroppo ancora povera di realizzazioni concrete.
A fine luglio, Ragusa Ibla ospiterà ancora “Ibla Gran Prize”, il concorso internazionale ideato dal maestro ragusano Salvatore Moltisanti, che dal 1992 vede giovani musicisti di talento, pianisti, compositori e cantanti lirici provenienti da tutto il mondo sfidarsi in una competizione che li porterà a esibirsi nelle più suggestive location della città iblea, con l’obiettivo di diventare i “top winners” che potranno raggiungere i più importanti teatri al mondo.
Tutte queste manifestazioni sono nate dall’iniziativa, dalla spinta di brillanti personalità ragusane, che amano la loro terra e dovrebbero costituire lo sprone e l’esempio per chi gestisce la “cosa pubblica”, che ha almeno avuto il merito di un sostegno d’ufficio, quasi doveroso.
Resta la speranza che la prossima competizione elettorale per le elezioni comunali possa offrire ai ragusani un progetto di rilancio della città, a partire dalla valorizzazione dei suoi due centri storici e di quelle iniziative in grado di esaltare un modello di integrazione tra pubblico e privato, che ha già avuto grandi risultati fuori dalla Sicilia, in un contesto di risorse pubbliche sempre più scarse.
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