RADIO CORTOLILLO

Non è una notizia molto diffusa, ma si fa strada, almeno, fra le pagine dei giornali che non gravitano in orbita FIAT e quindi Agnelli.

A seguito delle liti familiari fra gli eredi dell’avvocato Agnelli, sono venute alla luce indiscrezioni non certo prestigiose sul defunto.

Non si sono spenti gli echi delle celebrazioni per il decennale della morte, a cui ha partecipato, addirittura il Capo dello Stato, che si hanno notizie di movimenti finanziari strani che permisero, nel 2005, alla famiglia, di mantenere il controllo della Fiat, arginando nel contempo le mosse delle banche creditrici, operazioni per cui sono stati ritenuti colpevoli due fra i più fidati collaboratori dell’avvocato.

Ben più grave quanto emerge dalle dichiarazioni della Procura di Milano che, a margine di un processo che coinvolgeva la figlia dell’avvocato Agnelli, Margherita, avrebbe accertato l’esistenza di un conto miliardario in Svizzera, intestato a banchieri fidati dell’imprenditore italiano. Si hanno anche tracce di due società offshore e una finanziaria riconducibili a loro volta all’Avvocato e destinate a schermare la proprietà di tre moli in Costa Azzurra. Non ci sarebbero elementi per distinguere fra beni che si sarebbero voluti tenere fuori dall’asse ereditario, tesi sostenuta dalla figlia nei confronti della madre e dei figli, e beni non dichiarati, occultati all’estero. Questa ultima ipotesi, che potrebbe fare emergere ipotesi di evasione fiscale, sarebbe devastante per l’immagine e la figura dell’avvocato che da illuminato imprenditore, simbolo e vanto dell’industria italiana nel mondo, sarebbe automaticamente declassato al volgare ruolo di evasore fiscale. Con buona pace di tutti quelli, autorità, giornalisti, e comuni mortali che lo osannavano.

 

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Il Prof. Zichichi, ricordiamolo, cittadino onorario della nostra Ragusa, non si è ancora immedesimato nel ruolo di assessore alla cultura del governo regionale. E non ha capito che, forse, sarà stimato maggiormente per le sue capacità di gestione di un così importante comparto della pubblica amministrazione siciliana che non per le sue, pur notevoli, benemerenze di scienziato.

Ma dal momento che è più facile perdere il pelo che non il vizio, ecco che viene fuori, però, lo scienziato e si permette di dire la sua sulle antenne del MUOS a Niscemi.

Secondo Zichichi non c’è alcun motivo di preoccuparsi, si tratta di una installazione difensiva, contro ordigni terroristici, che potrà servire, forse meglio, contro eventuali proiettili cosmici come l’asteroide caduto di recente in Russia. Il MUOS emette onde elettromagnetiche, di bassissima energia, non dannose, come lo sono quelle emesse dal calore del nostro corpo, dalla TV, dalle onde radio, a differenza di quelle più dannose, ad alta energia, come i raggi X e Gamma.

Ma chi glielo fa fare al tutore della cultura di ingerire in questioni di carattere politico-scientifico ?

Il Presidente ha oggi avuto la premura di dichiarare, non solo a livello personale ma anche a nome di tutta la giunta, che le parole dello scienziato non sono assolutamente condivise e costituiscono una opinione del tutto personale, rimettendosi fra l’altro solo al giudizio  definitivo di organismi sanitari abilitati, quali potrebbero essere solo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità.

Capitava anche a me a scuola, il professore di greco era un’arca di sapere, ma se doveva cambiare la ruota dell’auto erano guai. Ora Zichichi è edotto su centrali nucleari e onde elettromagnetiche, è consapevole dell’importanza di Archimede, ma non conosce la valenza numerica di 15 (quindici) persone all’Assemblea Regionale.

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 Il lavoro di componente il seggio elettorale, nonché di presidente dello stesso, è piuttosto ambito, ma, fino ad ora, si verificava spesso che qualcuno rifiutava, se non altro perché era pesante stare occupati, sostanzialmente, dal pomeriggio del sabato alla tarda serata del lunedì.

In occasione delle odierne elezioni nazionali, pare che non ci siano state rinunce, tutti hanno accettato la chiamata, forse perché 150 euro non si possono rifiutare con i venti di crisi che spirano.

Ma c’è un altro aspetto che andrebbe verificato: tutti hanno diritto di far parte dei seggi elettorali, ma dovrebbero essere adottate limitazioni per quelle categorie di lavoratori la cui assenza dal posto lavoro provoca non pochi disagi in settori delicati come i trasporti pubblici.

In città importanti, iN cui l’uso del mezzo pubblico è spesso indispensabile per gli sposamenti, si sono dovute ridurre le corse di bus e metropolitana. Auspicabile, per il futuro un intervento legislativo in materia.

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Oggi sul Corriere della Sera una intera pagina dedicata ai musei siciliani, una attenta analisi a firma di Gian Antonio Stella, sui tesori conservati in alcune importanti esposizioni di centri minori dell’isola, che non riescono ad attirare un numero adeguato di visitatori.

Un servizio particolare anche per le possibili soluzioni al problema, che vengono suggerite ma che, difficilmente, possono trovare adozione, considerato che, con una tesi ardita, si vorrebbero raccogliere tutti i capolavori conservati nei musei dell’isola in due o tre grandi esposizioni museali, cui dovrebbero fare riferimento cultori dell’arte e turisti.

Dalla lettura emergono altri particolari, per certi versi sconcertanti: il Satiro danzante del Museo di Mazara del Vallo è prestato alla Royal Academy di Londra.

Attraverso le constatazioni riportate da un articolo di Adrio Sofri sul Foglio, si apprende poi che l’Efebo di Mozia, dopo essere stato inviato a Londra per le Olimpiadi, è andato negli Stati Uniti, al Getty di Malibu, e successivamente a Cleveland, dove resterà fino al 2014. L’Efebo di Selinunte è invece a Shanghai.

Durante il suo tour culturale, Sofri ebbe anche modo di constatare che il Museo archeologico di Palermo era chiuso per ristrutturazione, come chiuso, senza nessun tipo di avviso, nemmeno sul sito, era il Museo di Cefalù.

L’assessore Battiato è impegnato con gli endorsements per alcuni dei candidati alle elezioni, d’altra parte ha i suoi impegni, soldi non ce ne sono, quando si potrà fare qualcosa si sa che i turisti dovranno essere attratti con spettacoli, quindi, nell’attesa, esportiamo tutti in nostri capolavori.

Resta solo un interrogativo : ma considerata la nostra situazione, almeno qualche euro ci esce oppure si verrà a scoprire che dobbiamo anche pagare questi soggiorni all’estero ?

Albus

 

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