RADIO CORTOLILLO

22 Mar 2013 06:22

In certi frangenti della vita politica leggere i giornali è uno spasso: non si capisce a chi ascrivere il merito della eliminazione delle province.

Crocetta: “Con tutto il rispetto per i grillini, senza di me quella legge sulle Province non sarebbe nemmeno stata discussa all’Ars”. “Ringrazio il Movimento cinque stelle per avere compartecipato all’approvazione della norma. Ma i numeri dimostrano che la maggioranza ce l’avrebbe fatta comunque”.

Cancelleri: parla del ruolo del movimento nello “sparigliare le carte e riaprire il dibattito, quando il governo sembrava optare per una riforma differente per le Province, che anziché abolirle le rinforzava”. “Abbiamo riportato noi il tema alla ribalta”.

D’Alia; “Siamo soddisfatti per l’approvazione del ddl che riforma le Province perché la loro soppressione è da sempre un tema del nostro programma”. “Rappresenta una vittoria politica dell’Udc che da sempre ha lavorato perché si arrivasse a questo obiettivo”

Gucciardi: “L’abolizione delle Province, voluta con forza dal PD, è a tutti gli effetti una riforma ‘targata PD’ e ci permette di scrivere una pagina di democrazia che contribuisce a riavvicinare la politica e l’opinione pubblica.

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Vogliono parlare male dei dipendenti regionali, parlino pure, ma la realtà sembra diversa.

Alcune settimane orsono venne alla luce che qualche funzionario versava sul suo contro corrente bancario le somme destinate al pagamento di fatture ai fornitori: nessuno ha pensato che lo si poteva fare, forse, per sveltire le pratiche.

Come nel caso di un dipendente del settore edilizia privata del Comune di Palermo che è stato sospeso dal servizio per alcune anomalie riscontrate nelle pratiche curate dallo stesso: stamane i Carabinieri lo hanno accompagnato al proprio domicilio fuori città per sottoporre l’abitazione a perquisizione, dal  momento che la documentazione relativa non risultava infatti reperibile presso gli Uffici del Settore edilizia privata. Nessuno ora penserà che il ‘diligente’ impiegato si portava il lavoro a casa per sveltire le pratiche.

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Che la situazione delle ferrovie in Italia, e particolarmente in Sicilia, sia tragica è cosa nota. Ma dalla tragedia si arriva facilmente alle comiche. I dispositivi automatici che presiedono all’abbassamento delle sbarre di diversi passaggi a livello sono un quadro esaustivo delle condizioni del trasporto ferroviario. E’ capitato che non si sono abbassate le sbarre in via Paestum, a Ragusa, a Vittoria al passaggio a livello adiacente alla fontana della pace, pare anche sulla vecchia strada Ragusa Modica, pardon, Modica Ragusa. Sollecitati dalle autorità modicane, i vertici territoriali di Trenitalia candidamente rispondono che si è a conoscenza dei guasti per cui si sta lavorando, alla ricerca delle cause !?!

Tra il serio e il faceto Trenitalia rassicura sostenendo che, in attesa delle riparazioni, i treni marciano a vista, secondo particolari protocolli di sicurezza che prevedono l’attraversamento del passaggio molto lentamente, con ripetuta e prolungata emissione di segnali acustici che avvisano del passaggio del treno.

Fortunatamente, nel caso del passaggio sulla Modica Ragusa, fuori dal centro abitato, è consentito l’uso di segnali acustici. Non si hanno notizie di cosa farà il macchinista dentro la cinta urbana.

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Avventata decisione del Ministro della Giustizia Severino che, sia pure in scadenza di mandato, dopo aver decretato la soppressione del Tribunale di Modica si spinge ora a chiudere il carcere della ex capitale della Contea. Sembra che il membro del governo operi ad occhi chiusi, inconsapevolmente, indifferente di fronte alle notizie sull’abolizione delle province e la conseguente riorganizzazione dei Comuni in Liberi Consorzi, che vedono il comprensorio modicano lanciato nella costituzione della nuova realtà amministrativa di cui la città si candida a capo, forte della consistenza abitativa e della secolare tradizione di antica capitale della Contea.

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Di difficile soluzione la formazione del nuovo governo, per i numeri che non assicurano a nessuno una agevole maggioranza, ma soprattutto perché si ha l’impressione che ci si trovi in una situazione di stallo dove i tre protagonisti, destra, sinistra e grillo non intendono recedere assolutamente dalle posizioni.

Situazione, forse, resa ancora più rigida alla prevenzione nei confronti di Grillo, prevenzione che risalta, per esempio dai titoli e dai toni dell’organo del Partito Democratico, il quotidiano Europa.

Sul cartaceo spicca il titolo : “ Oggi al Quirinale le speranze di Bersani e lo show di Grillo”, titolo tendenzioso nei confronti del capo dei 5 stelle che, certamente non è andato al quirinale per fare teatro. E con quello che si è visto nella politica italiana, parlare di show di Grillo appare azzardato.

On line si avvertono le medesime sensazioni, ove si legge, nel titolo: “Il comico e il presidente, un dialogo impossibile”, un continuare a cercare di screditare con le parole Grillo, non ancora contenti degli schiaffi morali ricevuti, quasi a volerlo insolentire per vedere dove può arrivare.   

Albus