“Qui i cani non possono entrare”: negato l’ingresso in un parco acquatico a un cieco con cane guida

Ingresso negato in un parco acquatico a un non vedente perchè con sè aveva un cane guida. E’ successo a Melilli, al parco acquatico “Aretusa park” a Salvo Cocciro, un cittadino che voleva trascorrere una giornata di relax insieme alla famiglia e agli agli amici ma che si è visto negare questa possibilità.

L’episodio si è verificato il 19 agosto 2023 e quanto accaduto è stato prontamente denunciato ai carabinieri.

“Essendo un cieco assoluto, sono costantemente accompagnato nelle mie attività quotidiane da un cane-guida appositamente e perfettamente addestrato al suo compito, in regola con tutti i requisiti previsti dalle norme in materia e in particolare dalla legge n. 37 del 14/02/1974 che sancisce, anche nei successivi aggiornamenti, il diritto per i ciechi accompagnati da cani guida di accedere presso qualunque struttura pubblica o privata”, spiega Cocciro.

INGRESSO VIETATO AI CANI, ANCHE SE ESSENZIALI

Ma all’ingresso della struttura l’uomo è stato bloccato dagli inservienti: a loro dire, il cane non poteva entrare. E’ stata quindi chiamata la direttrice, che risulta essere anche amministratrice del parco.

“Senza neanche curarsi di farmi accomodare in ufficio e di assumere informazioni relativamente alla mia richiesta e alle norme specifiche di cui le avevo data notizia, ma lasciandomi in piedi sul viale di accesso assieme a mia moglie e alle mie due bambine (com’è facilmente comprensibile abbondantemente sconcertate), ha categoricamente escluso l’ingresso del mio cane nella struttura, adducendo come giustificazione la previsione del regolamento interno del parco in merito agli animali, liquidando seccamente la mia richiesta come inammissibile e ipotizzando, senza la minima conoscenza dell’animale in questione (che non è un semplice animale da compagnia ma è appositamente addestrato anche a trattenere i bisogni quando in servizio con indosso la pettorina), che lo stesso avrebbe potuto creare problemi di igiene (non è mia abitudine far entrare il cane in acqua neanche al mare) o di disturbo della quiete all’interno del parco ( problema facilmente e tempestivamente risolvibile se mi fosse stato richiesto l’uso della museruola, anche se per inciso il cane a norma di legge ne è esonerato)”.

CHIAMATI I CARABINIERI

A questo punto vengono chiamati i Carabinieri ma la direttrice è stata irremovibile. L’evento è stato verbalizzato per eventuale futura iniziativa legale. L’uomo ha deciso di sporgere denuncia presso l’autorità giudiziaria e intende intraprendere ogni iniziativa consentita dalla legge per il riconoscimento del suo diritto che supera qualunque regolamento interno.

Un episodio emblematico sulle difficoltà che possono incontrare i portatori di handicap, nonostante siamo nel 2023. Un episodio grave che Cocciro ha voluto denunciare affinchè l’intera opinione pubblica venga a conoscenza di quanto è accaduto.

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