QUESTO E’ UN PRIMO TENTATIVO DI INVERTIRE LA TENDENZA”

“La grave crisi che non risparmia il settore zootecnico della provincia di Ragusa sta mettendo in ginocchio l’agricoltura dell’altopiano ibleo. Numerose aziende sono state costrette a rivedere, al ribasso, le proprie strategie operative. Qualcuna ha già chiuso. E per questo motivo stiamo cercando di adottare provvedimenti alternativi in grado di attenuare i grossi problemi che, purtroppo, si continuano a registrare”. Lo dice il capogruppo di Ragusa Grande di Nuovo al Consiglio comunale, Enzo Licitra, che saluta con grande favore la decisione del sindaco Nello Dipasquale e dell’Amministrazione di riattivare la fiera zootecnica al campo Boario.

“Il primo appuntamento previsto per il 27 ottobre – spiega Licitra – dovrà vederci pronti, senza ulteriori indugi. E, anche per questo motivo, cercheremo di avviare una serie di contatti che speriamo possano risultare il più possibile proficui nel tentativo di garantire alla fiera in questione una rete di supporto provinciale ed extraprovinciale. Si potrebbe pensare alla creazione di aste pubbliche che, sull’esempio di quanto accade al Nord, avrebbero il precipuo compito di movimentare il comparto”. Licitra, poi, lancia una proposta.

“Mi rivolgo alle organizzazioni professionali agricole – dice – affinchè, prima del 27 ottobre, possano convocare un incontro, decidano loro tempi e modalità, nel corso del quale, alla presenza anche di un rappresentante dell’Amministrazione comunale, si stabiliscano i provvedimenti da adottare per consentire all’appuntamento in questione di risultare il più possibile proficuo. Se qualcuno, ancora, non l’avesse capito, è indispensabile operare su fronti sinergici al fine di ottenere i riscontri necessari per evitare il complessivo tracollo della zootecnia iblea, un tempo motore trainante dell’economia, oggi soltanto pallido ricordo della produttività delle nostre aziende. Se c’è qualcuno che ritiene che la fiera zootecnica non sia la strada giusta da percorrere, lo dica senza polemizzare. Piuttosto, aiuti a portare avanti un percorso. Perché in questo momento c’è bisogno di tutti, senza divisioni. Le liti, sinceramente, non servono”. 

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