QUESTION TIME CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA

Discusse quattro interrogazioni nella question time. Adottata a maggioranza la delibera di approvazione del progetto dello svincolo sulla ss 194 Modica- Pozzallo dell’autostrada Siracusa – Gela; unanime invece il voto sulla riproposizione del regolamento sul controllo interno delle partecipate ovvero sui tempi di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali dopo che il TAR, su ricorso della consigliera Ivana Castello, aveva  cassato la tempistica, trenta giorni, per l’accesso agli atti.

Presenti diciotto consiglieri il civico consesso si apre con un intervento del consigliere Concetto Puccia che riprende la discussione sui contenuti di un articolo pubblicato sul “Mattino di Sicilia”, quotidiano on line, reso noto nella seduta precedente, e chiede se il documento è stato trasmesso dal presidente Garaffa ai singoli consiglieri comunali; chiede chiarimenti sul rinvio all’ultimo momento del consiglio comunale di giovedì scorso avente all’ordine del giorno l’adozione su documenti contabili.

Il presidente Garaffa riferisce che ha avuto modo di leggere l’articolo e l’ ha giudicato delicato e valuta che ogni consigliere può fare le valutazioni che desidera intervenendo sul sito. Non essendo un documento interno all’ente non ha ritenuto inviarlo ai singoli consiglieri.

Per quanto attiene la seconda questione evidenzia che sussistevano delle problematiche di carattere tecnico ed essendoci scadenze perentorie oggi e si è ai limiti e quindi gli atti devono essere redatti in modo preciso. Propone una conferenza dei capigruppo e capire nel dettaglio cosa è successo.

Il consigliere Puccia riferisce che quello che lo inquieta è il contenuto dell’articolo che fa riferimenti precisi all’attività dell’amministrazione comunale. Sul secondo punto invita il presidente a chiarire i fatti in una conferenza dei capigruppo per la quale il presidente Garaffa si riserva di convocare.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che in occasione delle festività le maestranze della Spm e la ditta Puccia vantano degli stipendi pregressi non onorati. Riferisce di un accordo secondo il quale l’impresa Puccia si è impegnata, anche con il Prefetto di Ragusa, a pagare due mensilità. Chiede chiarimenti in merito.

Il sindaco, Ignazio Abbate, informa il civico consesso che i dipendenti della Ditta Puccia hanno aperto da mesi una vertenza.

Le maestranze vantano tre mesi di stipendio nonostante l’ente abbia regolarmente pagato le fatture.

Sull’argomento si è avuto un incontro con il Prefetto di Ragusa, alla presenza dei sindacati, nel quale si è proposto di diffidare la ditta a pagare gli emolumenti e che diversamente l’amministrazione se ne farà direttamente carico. L’amministrazione verserà la somma di 450miula euro, appena ci sarà il trasferimento dei ratei dallo Stato e dalla Regione per l’anno 2015, all’impresa per venire incontro alle esigenza dei dipendenti. Alla Spm è stato pagato un stipendio; un mandato è stato fatti anche a favore di chi  assicura l’assistenza ai diversamente abili.

Il consigliere Giorgio Falco dichiara il suo disaccordo sulla convocazione urgente della conferenza dei capigruppo urgente in quanto non ne individua alcuna necessità.

La question time viene aperta da un’interrogazione del consigliere Andrea Rizza che verte l’attività svolta negli uffici di stato civile siti nei locali del Palacultura.

All’epoca della interrogazione, tre mesi fa, erano presenti cinque unità operative e che due di queste sono in possesso, rispettivamente, di delega piena e parziale per la firma e la registrazione degli atti. Atteso che dipendenti provviste di delega andranno in pensione non ci sarà il tempo per formare altro personale, considerato che occorrono tempi minimi fisiologici per la formazione di personale idoneo a svolgere tale compito. E alcune criticità si rilevano anche all’archivio dell’ufficio urbanistica. Chiede si sapere quali provvedimenti intende adottare l’amministrazione per assicurare la continuità del servizio allo Stato Civile.

L’assessore al personale Pietro Lorefice assicura che sono state individuate tre unità: una è andata in pensione. Dopo i contatti avuti con la prefettura si sta organizzando un corso per i dipendenti dello Stato Civile; corso aperto anche a dipendenti di altri comuni. Non denota crisi nel servizio e non sarà interrotto in quanto si è potenziato l’organico facendo fronte alle necessità.

L’interrogante ringrazia l’assessore per essersi attivato in questo senso ma il settore va meglio organizzato.

La Po del 1° settore conferma che gli affiancamenti sono stati fatti con personale giovane che già da due anni svolge il servizio ma la condizione per l’uso della firma di delega è quella di avere cinque anni di servizio.

Il consigliere Giovanni Spadaro interroga, altro firmatario dell’interrogazione è il consigliere Carmelo Cerruto, l’amministrazione sulla mancata manutenzione del muro crollato in Via Michele Pulino e il ponte che collega il prolungamento di detta via con la parte  inferiore del quartiere.

Il vice sindaco, Giorgio Linguanti sul muro crollato di Via Michele Pulino informa che è stato ritirato il parere dal genio civile e a breve sarà fatta la gara per la sua sistemazione comprensivo di un intervento sulla strada adiacente. Per quanto riguarda il ponte del Dente c’è un problema di manutenzione e si sta predisponendo un progetto per la sostituzione dei parapetti, una vera urgenza, non fosse altro per garantire la sicurezza.

L’interrogante chiede i tempi di sistemazione dei muri della Via Michele Polino. Il vice sindaco ritiene che entro l’anno sarà realizzata l’opera.

Il consigliere Tato Cavallino presenta un’interrogazione, co-firmatario il consigliere Ippolito Ruffino, sull’adeguamento degli uffici tributi, allocati nell’ex palazzo poste; immobile che non è adeguato per svolgere un servizio delicato in cui è necessaria la tutela alla privacy e un ambiente più confortevole per l’utenza e per  dipendenti che vi operano.

Il palazzo potrebbe essere impiegato per altri scopi.

Il sindaco, Ignazio Abbate, riferisce che i locali dove erano sistemati libri antichi, che sono ora stati trasferiti a Sant’Anna nella sede dell’Ente Liceo Convitto, saranno ammodernati e resi fruibili con la conseguenza che l’ufficio tributi potrà contare su maggiori spazi sinora inutilizzati.

Mantenere nel centro storico i servizi ai tributi favorisce una continuità di presenza  importante.

Si potrebbero fare delle modifiche per rendere più agevole l’ingresso e operare quelle manutenzioni utuli garantire meglio la privacy degli utenti.

Il sindaco precisa che se nonostante questo intervento i locali si dimostrassero non adeguati si penserebbe ad altri soluzioni.

L’interrogante prende atto delle dichiarazioni del sindaco e accoglie favorevolmente l’idea di rendere più confortevoli i locali.

Il consigliere Giovanni Spadaro presenta un’altra interrogazione, co firmatario il consigliere Carmelo Cerruto, con la quale chiede la posa in opera di nuovi pali di illuminazione in Via Boccone del Povero: basterebbe posizionare quelli che saranno tolti dalla Via Sacro Cuore dove è in corso un’operazione di ammodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica. Lo imporrebbe la sicurezza dei pedoni costretti a transitare in una strada al buio.

Il sindaco, Ignazio Abbate, riferisce che i pali che sono in Via Sacro Cuore possono essere ancora utilizzati in quanto in buono stato. Il mese prossimo sarà inaugurato l’impianto di illuminazione di Via Sacro Cuore e quindi si sta pensando di utilizzare i pali in una traversa di Corso Sandro Pertini che sono prive di impianto di illuminazione pubblica e di altre vie della città. Altri progetti andranno in gara e anche la Via Boccone del Povero sarà attenzionata.

L’amministrazione ha acceso gli impianti che erano rimasti spenti e poi ha potenziato quello nelle zone dove la luce pubblica è manchevole.

Il consiglio affronta la discussione sull’autostrada Siracusa – Gela, approvazione progetto dello svincolo sulla SS 194, la Modica – Pozzallo.

L’Assessore  all’urbanistica Giorgio Belluardo rileva l’esigenza di approvare il progetto dello svincolo su cui l’autostrada incrocia sulla SS 194 Modica – Pozzallo.

Si tratta di una variante di tipo urbanistico e cade in zona agricola ed è per tale ragione va fatta la variante con una procedura semplificata ed è subito esecutiva in quanto di importanza strategica.

Il consigliere Andrea Caruso componente della commissione urbanistica riferisce del parere favorevole sul punto che costituisce punto di sviluppo per la città.

Il consigliere Concetto Puccia chiede se è stata effettuata la Vas così come richiesto dalla PO all’urbanistica, arch. Salvatore Monaco. Poi rileva di un’area vincolata e su questo chiede chiarimenti. E ci sono altri due punti che vanno chiariti.

Il geom. Giuseppe Vernuccio dell’ufficio urbanistica rileva che la Vas  riguarda solo una piccola parte e su quell’area sarà la ex provincia regionale ad intervenire nel momento in cui via di comunicazione si raccorderà con lo svincolo.

La delibera in discussione stasera è una presa d’atto che sarà inviata al CAS visto che l’atto riguarda il lotto 9 cioè quello che da Modica si congiunge con Marina di Ragusa. In questa fase si stanno raccogliendo i pareri necessari per il finanziamento del nuovo tronco.

Il consigliere Concetto Puccia riferisce che mancano documenti a supporto della delibera di variante; bisogna completarli prima di procedere.

Ai voti l’argomento viene votato a maggioranza con diciotto voti favorevoli, due astenuti.

Si passa alla riproposizione del regolamento sul controllo interno delle partecipate adottato dal consiglio con delibera n° 14 del 6 febbraio 2015 che all’art 13 prevedeva che “L’ufficio che ha ricevuto l’istanza evaderà la richiesta non oltre trenta giorni dal ricevimento. Le società hanno l’obbligo di trasmettere, tempestivamente, e comunque non oltre 20 giorni dalla richiesta, al comune, la documentazione oggetto della richiesta di accesso.”

La riproposizione si è resa necessaria perché il TAR, con propria sentenza la n° 1654 del 2015 su ricorso del consigliere Ivana Castello, ha annullato alcune parti del regolamento per cui si è resa necessaria una variazione sulla tempistica di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali secondo l’art 13 del regolamento stesso che va rimodulato sulla scorta della sentenza  del tribunale amministrativo.

 La commissione per bocca del consigliere Piero Armenia ritiene che non è stato dato alcun parere in quanto non c’è certezza sui tempi previsti per l’accesso agli atti e quindi si è deciso di rimandare la decisione al consiglio.

Il consigliere Carmelo Cerruto valuta che va garantito al consigliere l’accesso agli atti in modo urgente e senza alcun ostacolo. Non essendoci un orientamento generale dovrebbe prevalere il buon senso e la trasparenza dell’azione amministrativa. Propone i tre giorni per venire in possesso delle documentazioni, eccezion fatta per le motivate esigenze in questo caso il termine può essere ragionevolmente prorogato.

Si riserva di presentare un emendamento che indica in tre giorni il tempo di accesso agli atti da parte del consigliere comunale.

Il consigliere Concetto Puccia è favorevole alla proposta del consigliere Cerruto con l’aggiunta,”laddove questo è possibile”.

Il consigliere Piero Covato chiede una sospensione di dieci minuti per un raccordo nella maggioranza.

Il sindaco precisa che nessun membro dell’amministrazione ha mai influito sulla scelta in questa materia in quanto se ne occupò l’ex segretario generale dell’ente, dr.ssa Carolina Ferro.

Quindi per l’amministrazione non c’è alcuna preclusione affinché si trovi un accordo condiviso in consiglio comunale.

Alla ripresa dei lavori sono presenti diciannove consiglieri e il consigliere Piero Armenia il quale riferisce che a seguito della sospensione ci si è raccordati anche con i consiglieri di opposizione.

E’ stato redatto un emendamento nel quale si propone di modificare l’art  13 nella parte “tempestivamente, comunque entro tre giorni” e poi introdurre la dicitura entro tre giorni come da regolamento al posto di entro sette giorni ed entro trenta giorni”.

L’emendamento viene votato all’unanimità con diciannove voti favorevoli.

La delibera nel suo complesso viene approvata con  diciannove voti favorevoli.

A questo punto la seduta viene sciolta.

 

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