Quell’inedita Comiso dell’Ottocento: ciak per “La Concessione del telefono”. FOTO

E’ una Comiso decisamente inedita e una piazza Fonte Diana quasi irriconoscibile, piombata per un giorno nell’ottocento visionario di Camilleri. Sono iniziate le riprese del film “La Concessione del telefono”, ispirato all’omonimo romanzo di Andrea Camilleri. La città casmenea, sabato 12 ottobre, è diventata set per un giorno. Dopo La Mossa del Cavallo e La Stagione della Caccia, entrambi prodotti da Palomar per Rai1, torna sul piccolo schermo un altro adattamento di un romanzo di Camilleri.

Il regista Roan Johnson è stato confermato alla regia, ma poco o nulla si sa del cast.
La Concessione del Telefono è il terzo romanzo storico di Camilleri a essere trasformato in un film televisivo per Rai1 – dopo La mossa del cavallo con Michele Riondino, , in onda nel febbraio 2018, e La stagione della caccia diretto dallo stesso Johnson e trasmesso nel febbraio 2019.

Ambientata nella Sicilia di fine Ottocento tra Palermo, Montelusa e Vigata, tra giugno 1891 e agosto 1892, protagonista della storia è Filippo Genuardi, un piccolo commerciante di legnami che chiede al Prefetto l’installazione di una linea telefonica tra il suo magazzino e l’abitazione del suocero, ricco uomo d’affari. Non trovando risposta, si rivolge a Calogero (don Lollò) Longhitano, importante esponente della mafia vigatese, al quale rivela dove si trova il suo ex amico Sasà La Ferlita, nascosto per non pagare il debito di gioco al fratello di Don Lollò. Una serie di equivoci portano Filippo in una situazione pericolosa. A questo si aggiungono anche i suoi problemi personali, tra cui la tresca con la moglie del suocero.

Foto: Facebook, Maria Pina Battaglia

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