Quattro Comuni del ragusano presenti a Noto alla festa di San Corrado, patrono della Diocesi

Quattro Comuni iblei in festa per San Corrado Confalonieri, patrono della Diocesi di Noto. Anche quest’anno, da Scicli, Modica, Ispica e Pozzallo rappresentanti delle quattro amministrazioni domenica scorsa hanno partecipato, su invito del sindaco Corrado Figura, all’evento religioso salutato calorosamente e con fede anche dal neo vescovo eletto Salvatore Rumeo che ha stilato la sua prima lettera, nella festa di San Corrado, al popolo della diocesi netina in attesa del suo insediamento in programma il prossimo 18 marzo. Puntuale e presente il neo capo della chiesa netina, che arriverà presto da Caltanissetta, ricorda il Santo eremita come “segno luminoso per coloro che sono alla ricerca di Dio e vogliono crescere nella fede e nella carità”. Un messaggio di grande amore e devozione, il primo dell’era Rumeo. “A San Corrado affido la Chiesa netina, il nostro Seminario, i sacerdoti e i religiosi, le famiglie, gli anziani, gli ammalati, i giovani, i ragazzi, i bisognosi, coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, coloro che, attraversati da mille difficoltà o preoccupazioni, sentono la vita come un peso e non come un inno all’amore e alla gioia – ha chiuso il suo messaggio il Vescovo Rumeo nel giorno di San Corrado Confalonieri che cade il 19 febbraio – mettendo da parte ogni ostacolo e difficoltà lavoriamo per il bene e la pace di tutti. Ai devoti, ai portatori di San Corrado, ai portatori dei cilii, alle confraternite, a quanti si adoperano per la festa del Santo Patrono, va la mia personale gratitudine nell’attesa di poter anch’io camminare con voi per le strade della nostra bellissima Noto e gridare con sincera fede: E cu tuttu u cori ciamamulu: evviva San Currau! E cu vera fi ri ciamamulu: evviva San Currau!”

San Corrado Confalonieri protettore della Diocesi di Noto

Nella Lettera apostolica del 14 settembre 1989 San Giovanni Paolo II scriveva al compianto Mons. Salvatore Nicolosi che “la comunità diocesana, che ha San Corrado quale suo speciale Protettore, a buon diritto ne ricorda le virtù, consapevole che la testimonianza della vita di un santo costituisce per ogni tempo un messaggio da raccogliere e un modello da imitare”. Dal Vescovo Salvatore Rumeo, chiamato dal Santo Padre a prendere il posto del Vescovo Antonio Staglianò, l’invito “a fare esperienza concreta di carità operosa, a riconoscere la carne ferita di Cristo nel prossimo, perché la fede senza le opere è morta”.
La presenza dei Comuni di Scicli, Ispica, Pozzallo e Modica significa la piena integrazione, nonostante le non poche distanze, di territori alla vita della Diocesi Netina.

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