QUANDO LA CRISI METTE IN GIOCO TUTTE LE NOSTRE CERTEZZE

Quali ricadute emotive può avere la crisi economica sulle persone? Si è cercato di spiegarlo in mille modi diversi attraverso la saggistica, le testimonianze e i vari documentari, ma  forse l’unica che riesce a dare una risposta a questa domanda è la narrativa che delinea meglio le sensazioni e i sentimenti di chi resta sconvolto dopo essere stato rifiutato. 

Nel nuovo romanzo di Alicia Giménez-Bartlett, Uomini nudi, siamo davanti ad una doppia crisi: la prima coinvolge Javier, un professore di letteratura che da un giorno all’altro resta senza lavoro; la seconda invece coglie di sorpresa Irene, imprenditrice presso l’azienda di famiglia.

Siamo davanti a due fallimenti  economici ma anche personali: Javier sperimenta l’inerzia della disoccupazione, mandando in rovina la sua convivenza mentre Irene affronta il divorzio, che coincide con il fallimento dell’azienda stessa. Le due vicende scorrono per lungo tempo su due binari paralleli

A fare da contorno a questa doppia crisi,due personaggi apparentemente secondari ma che in realtà ricoprono ruoli fondamentali: Iván e Genoveva.

Iván, è il classico “tronista”, amante del lusso ed estremamente concreto, incontra Javier a un funerale: sarà questa l’occasione perché i due, che si conoscevano da bambini, si riavvicinino.

Genoveva, è stata marchiata da tutti come una donna frivola, egocentrica e libertina, amante del divertimento più sfrenato nonostante non sia più una ragazzina.

Che ruolo hanno questi due personaggi, così vivaci e superficiali in questa vicenda ?

Probabilmente, senza questa doppia crisi, non si sarebbero degnati di uno sguardo, ma è proprio il momento (storico e personale) ad avvicinare i quattro personaggi:

Iván, spogliarellista in un locale per sole donne, invita Javier a a intraprendere il suo stesso mestiere per fare soldi facili, mentre Genoveva accompagna Irene alla scoperta della propria sensualità insieme a giovani escort. Tutto è in vendita, sembra suggerire la prima parte del libro: i personaggi, si accorgono perfettamente della strada che stanno per intraprendere, ma nessuno di loro fa niente per fermare gli eventi che si succedono uno dopo l’altro e presto dovranno fare i conti con i loro stessi principi morali ed etici.

Solo a metà libro le storie si intrecciano, e con la doppia crisi personale si innesca un frenetico inabissarsi oltre il rispetto di sé e dell’altro, oltre le regole del vivere comune e oltre l’assennatezza.  Anche la passione ha un prezzo, e d’altra parte né Javier né Irene l’avevano provata prima che si trasformasse in una compravendita.

Tra amare considerazioni sul presente e sul futuro economico della Spagna e riflessioni da parte di Javier sul ruolo della letteratura nella vita lavorativa, si resta incantati dalla psicologia di Uomini nudi.

A ogni paragrafo, l’autrice punta i riflettore su un personaggio diverso, che risulta completamente spogliato agli occhi del lettore, ma vestito per gli altri protagonisti della storia.

Infatti, la divisione tra verità e apparenza è fortissima e forse si risolve solo nel finale. L’unico possibile.

Giuseppe Raciti

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