Qualità della vita: Ragusa scende in classifica. Lab 2.0: “questo il frutto della gestione a 5 stelle. Ci appelliamo a Cassì affinché migliori la città”

E’ Bolzano la provincia dove si vive meglio in Italia, seguita da Trento e Belluno. Balzo indietro della capitale: Roma retrocede di 22 posizioni. Male anche Venezia. Stabili Napoli (in terzultima posizione) e Palermo (al 106 posto). Fanalino di coda Vibo Valentia.
La classifica si evince dall’indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane realizzata da Italia Oggi (in edicola domani) con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 20esima edizione.
In Sicilia la situazione resta negativa. Agrigento è al 101esimo posto. Peggio di Agrigento hanno fatto Palermo (106), Siracusa (107), Catania (109) che è risultata penultima nella classifica nazionale. Meglio, per cosi dire, Ragusa (86), Enna (90), Caltanissetta (96), Messina (97), Trapani (99).

E su Ragusa ci sono dei commenti sul dato in classifica che la vedono purtroppo scendere ancora di posizione. Il commento arriva dal Laboratorio Politico Duepuntozero: “La provincia di Ragusa scivola ancora nella classifica sulla qualità della vita e non possiamo fare a meno di chiederci quanto gli anni della gestione a 5 Stelle nel comune capoluogo abbiano influito per il pessimo piazzamento. Una domanda retorica, perché è ovvio che quanto accade nella nostra città, inevitabilmente ha un“peso” sugli esiti dell’indagine sul piano provinciale. Ci auguriamo che il nuovo corso amministrativo a Palazzo dell’Aquila possa dare un impulso diverso per il futuro”. E’ il commento del direttivo del movimento Laboratorio 2.0, che proprio ieri ha tenuto una riunione per programmare l’azione politica a venire. “Siamo a quasi 150 giorni da quando si sono svolte le elezioni e purtroppo ancora subiamo gli effetti nefasti di chi ha governato in precedenza – continuano – e non lo desumiamo solo dalla classifica, i cui contenuti confermano in larga parte la nostra percezione. Ci riferiamo all’immondizia per le strade, a queste ultime ancora martoriate da buche, alla incapacità del turismo di iniettare risorse nel territorio nonostante i dati positivi del competente osservatorio regionale e tanti altri problemi che ogni ragusano conosce.

Un’eredità pesantissima per chiunque, e siamo convinti che le difficoltà non hanno consentito, ancora, all’Amministrazione Cassì di operare in modo di far comprendere ai cittadini qual è la “visione” di città che ha in mente. Chiediamo al sindaco di compiere una qualsiasi azione importante nell’ottica del cambiamento, per dare un segnale forte alla nostra comunità e segnare una marcata linea di demarcazione con il passato: gli abbiamo dato fiducia al turno di ballottaggio, appoggiandolo apertamente, ci dimostri che non ci siamo sbagliati”. Nel corso della riunione il direttivo del Laboratorio 2.0 ha affrontato anche il tema relativo al futuro politico del movimento stesso: è emersa “la volontà di aprire il Lab 2.0 ad orizzonti politici di più ampio respiro avviando al proprio interno in interessante dibattito. “Il nostro lavoro – spiegano – è un patrimonio importante che va al di là dei confini cittadini e, pur mantenendo l’intenzione di conservare la nostra identità di matrice civica, non possiamo ignorare ciò che accade politicamente sul piano regionale e nazionale. Per questo motivo abbiamo avviato una seria analisi delle attuali politiche regionali e nazionali anche nell’ottica di una nuova fase riorganizzativa del Lab 2.0, che passerà da un’importante campagna di tesseramento”.

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