QUALI SONO OGGI I LAVORI PIÙ RICHIESTI?

 

L’Italia non sarà certo il fiore all’occhiello dell’Europa in termini di retribuzioni, tuttavia conseguire una laurea consente di accedere a salari più cospicui rispetto a chi ha deciso di entrare con anticipo nel mondo del lavoro. Ovviamente esistono grosse differenze a seconda del percorso di studi che si è scelto di intraprendere, motivo per cui alcune facoltà vanno per la maggiore negli ultimi anni rispetto ad altre.

Esistono ancora oggi una buona parte di studenti indecisi che affollano le università senza aver ben chiare le idee sul da farsi, trovandosi poi a dover cambiare indirizzo o addirittura abbandonare gli studi per puntare su qualcos’altro. Ecco perché prima di iscriversi occorre innanzitutto informarsi a dovere su quali sbocchi può portare un determinato corso di laurea, oltre a comprendere quale possa essere la strada giusta da intraprendere nel il proprio futuro.

Perché studiare può essere divertente e stimolante, ma deve comunque essere finalizzato ad un obbiettivo: trovare un posto di lavoro soddisfacente. Ma quali sono i settori che richiedono maggiormente delle figure professionali e che garantiscono un buon salario annuo?

Secondo le statistiche il Made in Italy continua ad essere un brand vincente e quindi gli impieghi tradizionali rimangono tra i migliori in circolazione. Lo conferma anche Tommaso Mainini, managing director di Michael Page, tra le più rinomate società internazionali di ricerca del personale:

“Stando alla domanda del mercato, le aree più appetibili si confermano essenzialmente due: i settori trainanti del made in Italy che hanno mantenuto buone performance e disponibilità per gli investimenti, come moda e lusso o agroalimentare. E i settori tradizionali destinati a restare evergreen, come finanza, energia ed healthcare, per via dell’invecchiamento della popolazione”. Accanto a questo settore però emerge quello digitale, figlio dei tempi moderni e delle nuove esigenze che lo sviluppo tecnologico impone alle masse. Come spiega lo stesso Mainini:

“Il settore digitale si muove molto velocemente per sua stessa natura, e in questo caso i giovani possono trovare lavoro a discrete retribuzioni fin dall’inizio perché contano soprattutto le competenze tecniche. Infine, ci sono settori con alto potenziale ma finora poco dinamici ai fini retributivi: per esempio, turismo, cultura e beni artistici. Mentre qualcosa di più si muove nell’ambito della ristorazione e nel settore alberghiero”.

D’altro canto esistono ambiti che da sempre offrono importanti opportunità lavorative e retribuzioni ben al disopra della media. La possibilità di conciliare lo studio e il lavoro offerta dalle università telematiche sta espandendo gli orizzonti accademici dando nuova linfa all’intero sistema, oltre ad essere un’occasione importante per chi ha abbandonato prematuramente il proprio corso di laurea.

Un esempio potrebbe essere l’ingegneria, che a prescindere dal campo di applicazione rimane tra gli ‘evergreen’. Ecco perché tantissimi studenti, che avevano perso ogni speranza di conseguire una laurea per migliorare la propria condizione lavorativa, ora stanno affollando i corsi di studi in ingegneria meccanica presso atenei telematici; come esempio vogliamo citare il corso di laurea in ingegneria meccanica erogato dall’università di Niccolò Cusano, considerata una tra le più conosciute e valide facoltà online.

Ma non compare soltanto ingegneria tra le scelte più gettonate. Infatti sebbene in Italia si possano calcolare circa 260.000 avvocati iscritti all’Albo, esiste la concreta possibilità che nell’immediato futuro si possano creare spazi e funzioni finalizzate a migliorare l’intero impianto giudiziario.

Spazio quindi a settori come la consulenza: “nella quale gli avvocati possono fornire pareri legali. – ha specificato Guido Alpa, presidente del consiglio nazionale forense – Qualche esempio? “La composizione delle liti prima di una causa con un ruolo di “negoziatori” e anche la risoluzione stragiudiziale di eventuali conflitti tramite la mediazione e gli arbitrati affidati agli avvocati. – ha aggiunto Alpa – Con adeguate riforme di legge, si potrebbero ancora ampliare gli ambiti professionali anche nell’ottica di semplificare i rapporti giuridici. Un altro settore che si sta aprendo è quello dei rapporti transnazionali, anche per via degli acquisti online: è importante perciò conoscere il diritto comunitario e internazionale e, almeno, l’inglese”.

 

 

 

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