È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PUBBLICATO IL NUOVO DECRETO REGIONALE SULLA SANITÀ
15 Lug 2016 14:10
E’ stato pubblicato il Decreto firmato dall’Assessore Regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, che riordina la rete ospedaliera siciliana secondo i dettami della “Balduzzi”. In conseguenza a questa revisione dei posti letto, potranno partire ufficialmente le mobilità per medici ed infermieri e quindi i concorsi per le assunzioni delle nuove figure previste dai vari piani redatti dalle ASP. Sono 36 i reparti che scompaiono in tutta la Sicilia. Una scure che si è abbattuta ovunque ad eccezione dell’Asp Ragusa dove, il piano redatto in collaborazione tra Sindaci e Direzione Generale, è stato giudicato pienamente idoneo con il nuovo corso adottato dalla Regione e quindi confermato in toto. Un merito che va diviso equamente tra i vertici dell’Azienda Provinciale e i Primi Cittadini. Tra questi il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che è stato tra i primi sostenitori del nuovo piano di riordino sanitario provinciale. “Nonostante Ragusa abbia fatto ricorso a questo nuovo piano, la Regione lo ha giudicato praticamente perfetto visto che non ci sono stati tagli di reparti, come invece avvenuto un po’ ovunque nelle altre province. Di questo non possiamo che esserne contenti ma non ci possiamo assolutamente permettere di rilassarci ed abbassare la guardia. Fatto il decreto, infatti, bisogna predisporre immediatamente tutti gli atti consequenziali altrimenti non serve a niente. Quindi da subito le mobilità regionali e interregionali di Medici ed Infermieri, i nuovi Primari e i concorsi per le nuove assunzioni. La Regione adesso non ha più scuse per procrastinare ancora questi step fondamentali, altrimenti si rischia di vanificare quanto stiamo facendo a livello locale. Restando a Modica, per esempio, a cosa servono i lavori già assegnati per il Pronto Soccorso e per il completamento del Maggiore se non arrivano le 50 unità necessarie? Si rischia di rivedere scene di caos come quelle di ieri al Pronto Soccorso, dove senza un’adeguata programmazione e rimodulazione del personale, la situazione non è destinata a migliorare nonostante gli ingenti fondi messi a disposizione per i lavori”.
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