Psichiatria a Scicli: deferito il dirigente medico del presidio ospedaliero

E’ stato deferito il dirigente medico responsabile del servizio di psichiatria del presidio ospedaliero di Scicli, ritenuto responsabile di non aver verificato  la scadenza di varie bombole di ossigeno medicale (da 40 e 7 litri).

L’operazione è stata eseguita dai Nas e va contestualizzata in una più ampia verifica effettuata dai NAS in tutta Italia.

I Nas di Livorno hanno sanzionato un dirigente medico, responsabile del Centro di salute mentale dell’azienda USL Toscana Nord-Ovest, responsabile di aver mantenuto l’attività in carenze igienico-strutturali rilevate nel corso dell’attività ispettiva.

In particolare è stata accertata l’insufficienza e l’inadeguatezza degli spazi ambulatoriali destinati all’erogazione dei servizi e del personale sanitario che ha determinato criticità sulla corretta funzionalità della struttura sanitaria (sala diagnostica e terapeutica utilizzata anche come locale di stoccaggio farmaci, assenza di un locale adibito a medicheria; presenza di un solo servizio igienico utilizzato sia dal personale sanitario che dagli utenti). Il responsabile di una residenza sanitaria per disabili psichici di Mondragone, gestita dall’Asl di Caserta, è stato deferito per aver detenuto una bombola di ossigeno, da utilizzare in caso di emergenza, risultata scaduta di validità nel novembre scorso.

Sequestrate 11 confezioni di medicinali scadute di validità presso il centro di salute mentale ASP del comune di Acireale (Catania), prevalentemente antipsicotici, destinati alle terapie dei pazienti. Sono state deferite le due infermiere, in servizio presso la struttura, incaricate del controllo dei medicinali. Analoga attività svolta presso il centro di salute mentale del Comune di Biancavilla (Catania) ha determinato il sequestro di ulteriori 7 confezioni di medicinali risultate scadute di validità e la denuncia del dirigente della struttura.

Nei comuni di Pescara, Atri (Teramo) e Lanciano (Chieti) sono stati controllati i rispettivi centri di salute mentale presso i quali sono state accertate carenze igienico-strutturali e funzionali. Tra le criticità riscontrate la mancanza di locali nel numero necessario per garantire la corretta erogazione dei servizi sanitari, la presenza d’infiltrazioni di acqua piovana nel soffitto con esfoliazioni di intonaco e muffe diffuse, e, in un caso, l’omessa erogazione di prestazioni psichiatriche per 12 ore al giorno come riportato dalle indicazioni del sito web-aziendale.

Deferito anche il legale responsabile di una comunità per disabili psichici di Campagna Lupia (Venezia), poiché è stata accerta l’assenza di figure professionali come l’educatore socio-sanitario, requisito indispensabile per il funzionamento della struttura. Stessa sorte per il coordinatore infermieristico del centro di salute mentale di Cividale del Friuli poiché nella struttura sono state sequestrate 11 confezioni di farmaco scadute di validità.

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