PROPOSTE PER EVITARE GLI AUMENTI FISCALI.

Abbiamo comunicato agli sciclitani gli aumenti fiscali deliberati, e abbiamo proposto anche alcune soluzioni per evitare tali aumenti:

–       revisione della spesa, verificando settore per settore le possibili economie (ad esempio i fitti passivi);

 

–       approvazione dei bandi per alienare i beni comunali inutilizzati e già censiti: valore 3.274.050 €;

 

–       recupero e perequazione dall’ATO dei maggiori costi di trasporto e conferimento dei rifiuti nelle discariche fuori provincia (1.500.000 € circa dal 2011);

 

–       verifica della consistenza del Fondo di Solidarietà Comunale recentemente interessato da novità legislative;

 

–       lotta all’evasione (verifica della base imponibile e relativo gettito tributario): pagare tutti per pagare meno;

 

–       verifica della possibilità di ottenere gli 11,4 milioni di euro, oltre sanzioni, di ICI e IMU non versatici da Edison ed ENI per la piattaforma Vega al largo delle coste di Scicli (verbale del 28 luglio 2015 dei Finanzieri del Nucleo Tributario di Ragusa, ai quali va il nostro plauso).

 

Inoltre:

–       recupero dei residui attivi tributari, in particolare, dei contribuenti che si trovano in temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica applicando la prevista rateizzazione (art 9bis Regolamento IUC).

 

–       recupero dei residui attivi per circa 8,5 milioni di euro oltre interessi, dovutici dai Comuni di Ispica, Modica e Pozzallo per il conferimento dei rifiuti nell’ex discarica di S. Biagio;

 

Ancora riteniamo utile rilevare che nella Relazione di inizio mandato, così conclusa: “La situazione finanziaria e patrimoniale presenta squilibri in relazione ai quali sussistono i presupposti per il ricorso alle procedure di riequilibrio vigenti”, non sono esplicitati analiticamente gli elementi oggettivi da cui scaturisce lo “squilibrio finanziario”, in considerazione anche del fatto che il rendiconto 2014 si è chiuso con un avanzo di amministrazione, vi è stato il rispetto del Patto di Stabilità, si è chiuso senza anticipazione di cassa e si sono recuperati due parametri deficitari.

Considerato che il 2014, quale primo anno, generalmente, risulta il più impegnativo del Piano di Riequilibrio Finanziario (2014-2017): quali sarebbero gli “squilibri” ?

 

Crediamo fermamente nelle istituzioni e nella democrazia: auspichiamo perciò che possa esserci un proficuo confronto fra la Commissione Ministeriale, i cittadini, le associazioni e i partiti.

 

 

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