“PRONTA UNA LEGGE PER REGOLAMENTARE MEGLIO IL MERCATO”

Una legge per regolamentare meglio il mercato dei materiali gemmologici. E’ l’auspicio che il settore orafo intende concretizzare dopo l’audizione informale presso la X commissione permanente della Camera dei deputati, presieduta dall’onorevole Manuela Dal Lago. “Gli obiettivi – afferma il presidente provinciale del sindacato gioiellieri, Enzo Buscemi – sono sostanzialmente quattro. Intanto una maggior tutela del consumatore, che sarà informato in maniera chiara e inequivocabile sulle caratteristiche del prodotto che intende acquistare.  Poi, rendere responsabile l’operatore – sia importatore, grossista, fabbricante o dettagliante – della denominazione e della qualità delle merci che propone alla sua clientela. Quindi, ostacolare la concorrenza sleale di operatori italiani o stranieri, che spesso per incompetenza oppure per dolo usano terminologie ingannevoli o inappropriate e sfruttano l’ignoranza del consumatore. Infine, la legge non deve avere carattere vessatorio: deve essere vissuta dagli operatori come uno strumento in grado di tutelarne ed esaltarne la professionalità”.

Il dato da sottolineare è che, per la prima volta, il settore orafo ha presentato una proposta unanime. Anche il presidente nazionale di Federdettaglianti, Giuseppe Aquilino, si è detto pienamente soddisfatto dell’unità raggiunta. “Il testo unico che scaturirà da tutto questo lavoro – ha spiegato – rappresenterà senz’altro una reale opportunità di sviluppo per il settore anche alla luce delle considerazioni che abbiamo elaborato, sottolineando come l’estrema specializzazione della materia trattata necessiti di una particolare attenzione da parte del legislatore anche nell’imporre l’uso di una corretta e aggiornata terminologia che esprima con chiarezza gli obblighi degli operatori”.

“Praticamente – aggiunge Buscemi, che è anche presidente della commissione Formazione di Federdettaglianti – tutte le componenti del settore orafo italiano hanno partecipato all’incontro, presentando alla commissione un unico documento condiviso dalle associazioni rappresentative di un comparto che è costituito da circa 11 mila imprese impegnate nella produzione  e da oltre 20 mila dettaglianti, per un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro e un contributo non indifferente all’equilibrio della bilancia commerciale”.

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