Progetto stravolto per il nuovo sacrario militare che si inaugura al cimitero di Ragusa. La denuncia di Mario D’Asta del Pd

“Dispiace davvero che quello che avrebbe potuto rivelarsi alla stregua di un intervento qualificante, per onorare i caduti, si sia trasformato nell’ennesimo atto testimoniante l’approssimazione con cui l’amministrazione guidata dai Cinque Stelle gestisce la nostra città”. Lo dice il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario D’Asta, a proposito dei lavori di realizzazione del sacrario militare nel cimitero centrale della città che sarà inaugurato nei prossimi giorni. Il progetto, redatto da Mario Nobile, approvato anche dal ministero della Difesa, Dipartimento Onor Caduti, era stato messo a disposizione dei tecnici dell’amministrazione comunale. Gli interventi, per la realizzazione di strutture prefabbricate su un’area estesa complessivamente 250 metri quadrati, con 70 cellette ossario e 8 loculi, sarebbero dovuti durare complessivamente 90 giorni. “Fatto sta che gli stessi – sottolinea il capogruppo dem D’Asta – hanno preso il via nel giugno del 2017 e se ne vedrà la luce soltanto nella seconda decade di aprile. Il problema principale, però, è un altro. Stando a quanto è possibile appurare, le previsioni progettuali iniziali, così come indicate tra gli altri dal presidente dell’associazione nazionale marinai d’Italia della sezione di Ragusa, Salvatore Rosa, sono state completamente stravolte, e non si capisce bene il motivo, dai tecnici incaricati dal Comune. E si badi bene che non si tratta di aggiustamenti dettati magari dalla necessità di assicurare ulteriore funzionalità ma di veri e propri cambiamenti d’indirizzo che hanno finito con lo snaturare l’intero progetto iniziale del sacrario. Ad esempio, è stato deciso di utilizzare marmo nero piuttosto che di colore bianco, tra l’altro utilizzato in tutti i sacrari militari del mondo, e non si capisce come mai. Oppure, ancora, è stato deciso di eliminare l’arco che possiede una forte valenza simbolica. E’ opportuno altresì sottolineare che, a fronte di questi cambiamenti, il presidente Rosa, così come ci risulta, ha più volte richiesto dei confronti con il sindaco Piccitto che, com’è nel suo stile, li ha negati. Cioè, quello che si andrà ad inaugurare tra qualche giorno non rispecchia assolutamente quello che era il progetto iniziale. Quindi, che sacrario si sta andando a realizzare? Ce lo chiediamo tutti con forza. In più, mettendo in rilievo, ancora una volta, che non è certo possibile amministrare in questo modo, disattendendo le richieste di delucidazione dei cittadini, chiederò formalmente al sindaco in Aula qual è la sua intenzione rispetto al sacrario in questione, perché i lavori sono stati completati così in ritardo nonostante il termine ultimo e perché si è voluto procedere in assoluta difformità rispetto alle iniziali previsioni progettuali. L’amministrazione comunale ha trasformato quella che avrebbe dovuto essere un’occasione importante per rendere onore ai nostri caduti nell’ennesima fonte di polemiche”.

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