PROGETTO SPRECO ZERO

Si è tenuta ieri sera, martedì 16 luglio, presso l’aula consiliare, la seconda riunione sulle tematiche riguardanti la riduzione di rifiuti e lo spreco di cibo. All’incontro, organizzato dall’ assessore all’Ambiente Claudio Conti e dall’assessore ai Sevizi Sociali Flavio Brafa e voluto dal Sindaco Federico Piccitto, hanno preso parte Giancarlo Pannuzzo e Salvatore Criscione per il Vo.Cri, Salvatrice Digrandi per Casa Famiglia Rosetta, il sig. Carlo Dipietroantonio per Mecca Melchita, Maria Trovato, Distefano Maria Mezzasalma, Giovanni Distefano per la società S. Vincenzo De Paoli, Angela Licitra e Valeria Di Matteo per il gruppo parrocchiale Ecce Homo, Giovanna Campagnolo e Giovanni Schininà per la Caritas diocesana, Paolo Frasca per l’associazione “Partecipiamo”, Emanuele Digrandi e Rosario Occhipinti per il gruppo Caritas parrocchia “S.Maria Ausiliatrice”, Antonella Cavalieri per l’associazione Salesiani Cooperatori, Piero Assenza per “Oasi Famiglia”, Antonino Duchi e Andrea Patriarca per Legambiente Ragusa (come soggetto che da tempo interviene in queste problematiche con una iniziativa  denominata “Non Scado”, all’interno del più vasto progetto “Coltiviamo La Rete – Buone Pratiche In Circolo” finanziato dalla Fondazione Sud).

Questo secondo incontro segue quello del 5 luglio con i rappresentati delle associazioni di categoria nel settore della grande distribuzione, del commercio, dell’artigianato. A questo primo incontro erano presenti  per la CNA (Confederazione Nazionale Artigianato) Antonella Caldarera e Michele Arrabito, per  Ipercoop Sicilia  Carla Gurrieri,  per l’ Asssociazione Commercianti  Ragusa  Carmela Garofalo e per Legambiente Ragusa Antonino Duchi, Giovanni Campo, Giacomo Boscarelli e  Andrea Patriarca.

Obiettivo degli incontri è stato quello di  individuare soluzioni per ridurre i rifiuti in discarica e nel contempo lo spreco di cibo, recuperando i prodotti alimentari prossimi alla scadenza e i beni non alimentari non più commercializzabili per distribuirli, tramite le associazioni caritatevoli ONLUS, a famiglie e soggetti in difficoltà.

“Si tratta della classica iniziativa  Win Win – specifica l’assessore Conti –  dove tutti ci guadagnano: l’ambiente, le imprese, i meno abbienti. Il recupero dei beni alimentari, rimasti invenduti per le ragioni più varie ma ancora perfettamente salubri, viene concepito come fornitura di un servizio: per chi li produce cioè le imprese commerciali, per chi li consuma, per i bisognosi attraverso gli enti di assistenza, per le istituzioni pubbliche (comuni, province, regioni, asl) che ne conseguono benefici indiretti, sociali ed ambientali, vedendo diminuire il flusso di rifiuti in discarica e migliorando l’assistenza alle persone svantaggiate. Verrà quindi attivata nel territorio una rete solidale, dinamica e stabile tra mondo profit e non profit, formata da solide interazioni e scambi di beni e valori attraverso il dono. Il che fa assumere al bene invenduto un valore relazionale oltre che socio-assistenziale. L’iniziativa permetterà non solo di sopperire alle necessità materiali, ma assume anche un’interessante valenza educativa nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica alle problematiche dello spreco e di un consumo consapevole”.

Il progetto utilizzerà l’esperienza delle iniziative (quale quella del recupero del pane del giorno prima) promosse in città da alcune associazioni ONLUS caritatevoli e associazioni ambientaliste.

Nei prossimi giorni verranno ricontattati i soggetti assenti  ai primi due incontri e verranno presi contatti con le aziende agricole  al fine di allargare la partecipazione al progetto e coprire i bisogni di un maggior numero di famiglie.

“I servizi sociali –  dichiara l’Assessore Brafa – rientrano in pieno  nella costruzione e finalizzazione del progetto Spreco Zero;  la prima fase sarà costituita da una analisi dei  bisogni individuando i soggetti che hanno veramente carenze e vivono cause di disagio, cercando di garantire loro un livello minimo ed essenziale  per una sopravvivenza dignitosa. E’ necessario, con l’aiuto delle onlus, avviare il meccanismo per la raccolta e la successiva distribuzione affinché questa possa avvenire in maniera equa ed efficace, superando di volta in volta le difficoltà e cercando di sopperire ad una crisi sempre più profonda dove le famiglie di indigenti si trovano intrappolate”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                     

 

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