Produzioni agricole tipiche e di qualità e internazionalizzazione dell’economia

L’area del mediterraneo, la Sicilia ed in particolare le nostre contrade, godono di una serie di caratteristiche fìsiche naturali che si sommano all’eredità storico culturali e alla presenza di una comunità figlia di una società dedita tradizionalmente alle attività agricole. Questa sinergia ha determinato e determina una particolare vivacità imprenditoriale e nel contempo una naturale insita qualità delle nostre produzioni agricole. I nostri inverni presentano temperature miti che difficilmente si spingono a punte estreme; –  Le nostre estati sono ventilate; la luminosità del nostro cielo è elevatissima; I nostri terreni hanno caratteri pedologici idonei, risultato di un’attenta e costante cura degli operatori. Le nostre radicate tradizioni, oggi esplose in grandi capacità tecniche, professionali e imprenditoriali, sono state in grado di custodire sempre questo patrimonio naturale senza impoverirlo, con uno scriteriato sfruttamento, ma mantenendolo e accrescendolo nel tempo. Da sempre i prodotti della nostra terra sono stati apprezzati proprio per la qualità dovuta a questi caratteri peculiari che ci contraddistinguono. L’olio, il vino, il grano, il miele e tanti altri nostri prodotti sono menzionati sin da tempi remoti; sui testi storici classici, fino ai nostri giorni. Questi nostri prodotti sono: l’olio extravergine di oliva, il vino, i formaggi, le carni, il miele, gli ortaggi, la frutta fresca e secca, le conserve ecc. In virtù di quanto detto prima questi prodotti usufruiscono di fatto, già di alcuni pregi qualitativi che certamente non possono costituire un vantaggio se non esaltati, migliorati e pubblicizzati. La strada intrapresa per la valorizzazione di queste produzioni è proprio quella della qualità e del riconoscimento ufficiale di tale carattere. Già per alcuni prodotti del nostro areale siamo arrivati a fissare alcuni riconoscimenti ufficiali. Esiste già la DOP Monti Iblei per l’olio extravergine di oliva che raccoglie le produzioni del massiccio dei Monti Iblei tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Qui l’olivo fa parte del paesaggio, si mescola con la storia dell’uomo e la coltivazione di questa specie diventa essa stessa storia, storia di uomini, di tradizioni, di abitudini, di modi di vita. Anche il vino è presente con i DOC Eloro e Cerasuolo di Vittoria che costituiscono espressione di tradizione viticola remota inserita nel territorio pianeggiante a ridosso della costa che nel tempo si è dimostrato il più vocato e capace di esaltare i risultati del prodotto finale. Come non parlare dei prodotti caseari e del Ragusano DOP risultato di una radicata tradizione di zootecnia che vede nell’altopiano ragusano la sua culla e nella masseria la cellula di un tessuto intriso di storia, cultura e tradizioni. Anche gli ortaggi sono presenti con l’IGP, pomodoro di Pachino molto apprezzato dal mercato.  Le maggiori esigenze dei consumatori in una società sempre più sensibile e consapevole che cerca la qualità, i vecchi sapori e vuole riscoprire il gusto, di fatto innescano un rapporto diretto tra la crescita economica e il riconoscimento qualitativo delle produzioni. Per questo i nostri prodotti agricoli diventano sinonimo di sviluppo economico anche in riferimento alle esperienze già fatte. Oltre a quelli trattati, per altri prodotti si sta lavorando per il riconoscimento della qualità, tra questi in primo luogo alcuni ortaggi di pieno campo che costituiscono una fetta consistente del settore agricolo presente nelle nostre zone, certamente un volano economico non indifferente che trascina un consistente indotto. In particolare si è a buon punto per il riconoscimento IGP del melone di Pachino e della carota di Ispica oltre a quello della mandorla di Avola per il comparto della frutta secca. E’ in corso anche la certificazione di qualità per la carne prodotta con i pascoli dell’altopiano ibleo. Un altro riconoscimento qualitativo percorre trasversalmente tutti i prodotti menzionati con l’attuazione, che sempre più va espandendosi, dei metodi di coltivazione biologica sempre nell’ottica di una maggiore sensibilità del consumatore anche in riferimento ad una agricoltura rispettosa dell’ambiente. Altre metodiche come la tracciabilità dei prodotti, l’HACCP, le certificazioni di qualità ISO 9000 ed altre costituiscono ulteriori garanzie di qualità apprezzate dal consumatore.  II rispetto dell’ambiente è un concetto che la nostra tradizione agricola conosce bene riuscendo a produrre e mantenere in buona parte del nostro territorio un gradevole paesaggio, frutto principalmente dell’azione positiva dell’uomo. Questo ritengo sia importante perché oggi siamo in grado di ampliare l’offerta, non soltanto del prodotto agricolo, ma di un prodotto complessivo che comprende la storia, la cultura, l’ambiente e le tradizioni, in pratica di tutto quello che ha contribuito al raggiungimento di questo risultato produttivo attuale. Ricordiamoci che il nostro territorio è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e che trasuda del duro lavoro dell’uomo che ha lasciato su di esso il segno di un’architettura rurale ricca di tradizioni, di vita quotidiana e di amore per la terra. Questo significa valorizzare il territorio nella sua totalità con la possibilità di sviluppare itinerari ecogastronomici, enogastronomici, nei quali vengono riscoperti i valori della storia della cultura, delle tradizioni e la presenza di questa nostra meravigliosa architettura rurale, accrescendo ancor più lo sviluppo di una economia che diventa vantaggiosa anche per la qualità della stessa nostra vita. Ritornando alla qualità dei prodotti essa consiste certamente nella capacità di soddisfare il consumatore, ma nel contempo, nel nostro caso, si tratta di obbiettive caratteristiche riconosciute dal mondo della scienza e apprezzate dalla gastronomia e dal consumatore sempre più attento ed informato sui valori nutritivi dei vari prodotti (trattati da altri relatori – Prof. Calabrese Giorgio).  E’ allora indispensabile indirizzarsi al riconoscimento della qualità, arma vincente per la conquista dei mercati con tutte le metodologie disponibili. Bisogna intanto concentrare l’offerta con la formazione di consorzi, O.P. e varie forme associative capaci di avere più forza contrattuale sul mercato offrendo un prodotto con le caratteristiche richieste. Questa qualità sarà inoltre esaltata e accompagnata da un’azione di marketing che deve comprendere le modalità di lavorazione, confezionamento, pubblicizzazione e quant’altro contribuisce al raggiungimento dell’obbiettivo di crescita economica. Bisogna essere informati e aggiornati sugli aiuti e il sostegno che lo Stato e la Regione impegnano in questo settore. Questi aiuti tendono a fare conoscere i nostri prodotti di qualità in tutto il mondo, attuando l’internazionalizzazione dell’offerta che amplia le nostre possibilità di vendita. Gli aiuti si rivolgono alle imprese che intendono operare sui mercati esteri. (Paolo Pellegrino)

 

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