“PROBLEMATICHE PERSONALE DIPENDENTE”

Le scriventi OO.SS., esprimono preoccupazione in merito al palese deterioramento del sistema delle relazioni sindacale e oggi come non mai si percepisce una netta involuzione dei rapporti tra Amministrazione e sindacati.

 

La conferma a tale evidenza, si concretizza su diversi livelli, che denotano nell’insieme un approccio non programmato ne condiviso verso le politiche del personale, piuttosto improntate all’emergenza e in alcuni casi alla mera esecuzione delle linee d’indirizzo espresse dall’Amministrazione o peggio dettate da unilaterali convincimenti del Dirigente del Personale, che regge ad interim anche la Direzione Manutenzioni e che non sempre opera in un contesto di collegialità e condivisione con gli altri Dirigenti, basti pensare ai tantissimi procedimenti di mobilità avviati, quasi esclusivamente da e per la Direzione Manutenzioni, di cui abbiamo notizia ufficiale solo dal 08/04/2016, sebbene operate da circa un mese, tali trasferimenti hanno generato e continuano a generare confusione e malumori tra i dipendenti non adeguatamente contestualizzati sui nuovi incarichi (Istruttori Amministrativi in entrata e quelli presenti trasferiti in altre settori, ordini di servizio revocati nel giro di due giorni etc), che operano in un clima di grande tensione (ci riferiscono di  episodi in cui si è sfiorata la rissa), costretti quotidianamente a raggiungere il Dirigente delle Manutenzioni presso l’Ufficio Personale, sistematicamente redarguiti dallo stesso, se malauguratamente sprovvisti di auto, a tal proposito, consigliamo di citare nei bandi di selezione del personale “solo automuniti”. 

 

Altresì scarsa considerazione hanno ricevuto le istanze formulate dalle scriventi OO.SS, relativamente alle problematiche sulla sicurezza dei lavoratori, dopo le numerose e accorate richieste (da diversi anni), anche alla presenza del responsabile della sicurezza Ing. Maria Pennisi (incontro del 14/12/2015), dopo l’avvicendamento di ben due Dirigenti delle Manutenzioni, tardano ancora ad arrivare i presidi di sicurezza (DPI) ai lavoratori operanti nelle varie strutture comunali, (manutenzioni, depuratore, segnaletica etc)., non si riesce a comprendere come una prescrizione così importante art.74 C.1 D.L.vo  del 09/04/2008 n. 81, venga sistematicamente disattesa, sebbene sollecitata a più riprese dal sindacato e legittimamente pretesa dai lavoratori.

 

Ritardi si registrano anche nell’erogazione dei buoni pasto, i lavoratori sono ancora in attesa dei ticket relativi al mese di Dicembre 2015 e del 1 trimestre 2016, pur considerando l’aggiudicazione del servizio ad una nuova ditta, risulta difficile giustificare tale inerzia, così come risulta priva di riscontro a tutt’oggi, la richiesta di parte sindacale tesa al riconoscimento di quattro mensilità dei buoni pasto del 2013, seppure tale pretesa alla fine del 2015, ebbe a ricevere  un parziale positivo riscontro, in quanto si era ipotizzata una sorta di transazione che lasciava intendere un parziale, ma significativo recupero del maturato 2013.

 

Altra problematica che crea disservizi e malcontento tra i lavoratori, riguarda la distribuzione dello straordinario elettorale relativo al  Referendum del 17 Aprile p.v., dal dettaglio degli atti dirigenziali risultano assegnazioni di risorse non del tutto coerenti con il carico di lavoro delle singole Direzioni, ma altresì discutibili risulta la distribuzione delle ore di servizio all’interno delle medesime direzioni, che sembrerebbe improntata ad una ripartizione aritmetica e non all’effettivo carico di lavoro. Non si comprendono inoltre quali siano stati i criteri di reclutamento del personale incaricato della custodia seggi e rilevazione dei dati (Cat. A – B), tale discutibile e poco trasparente modalità, ha prodotto diverse lamentele.

 

Altro fronte aperto, è rappresentato dalla mancata ripartizione del Fondo Efficienza Servizi, riteniamo un atto unilaterale e inopportuno il sistema adottato dal Dirigente del Personale, che sulla base di un atto d’indirizzo dell’Amministrazione Delibera di G.M. 123 del 17/03/2016, ha di fatto, unilateralmente autorizzato i Dirigenti delle varie Direzione ad attribuire le Posizioni Organizzative in regime di proroga, la prima fino a Marzo del 2016 e la successiva fino al 31/12/2016 e come se non bastasse, ne sono state attivate altre tre per un totale di 14, con un costo a carico del FES 2016 di €. 132.709,29 contro €.76.421,25 previsti nel FES 2014, in estrema sintesi la quota del fondo per le P.O.,ha subito un incremento di circa €. 57.000,00, a discapito degli altri istituti finanziati dal FES.

 

Tutto ciò è senza precedenti e privo di motivazioni plausibili, se non riconducibile a una visione fortemente discrezionale e tale circostanza risulta ancor più controversa, se rapportata alle risorse stanziate in via definitiva nel 2015 per gli istituti di Turnazione e reperibilità ammontante a €. 260.668,88, appena sufficienti a finanziare dieci mesi per la turnazione delle Manutenzioni, dell’Ecologia, sette per quella della Polizia Municipale, tale criticità costringe le Direzioni ad attivare procedure alternative, mediante l’utilizzo delle risorse variabili e come nel caso della Polizia Municipale, con progetti di cui all’art. 15 comma 5 che attraverso l’attività di miglioramento dei servizi esistenti, riescono a mala pena a finanziare l’ordinario, altrimenti, come si evince dagli atti con l’attuale disponibilità del FES, si arriva a Luglio e non oltre.

 

Contestiamo nel metodo e non nel merito la decisione di procedere all’attribuzione delle P.O. prima che la ripartizione del Fondo sia stata sottoposta al legittimo confronto in delegazione trattante e di conseguenza, se non c’è stata l’approvazione da parte della delegazione trattante, l’eventuale scelta unilaterale sull’utilizzo del Fondo, senza che sullo stesso ci sia stata condivisione delle parti, genera palesemente responsabilità, che ricadono su chi non ha operato nel rispetto della normativa e abbia operato in modo unilaterale.

 

Per le motivazioni espresse con la presente, si richiede urgente riscontro,  con l’auspicio di un confronto costruttivo, esteso alle R.S.U., basato sul reciproco rispetto, a garanzia delle aspettative di tutti i lavoratori che aspirano legittimamente alla serenità lavorativa e ad un giusto riconoscimento economico adeguato al proprio impegno lavorativo.                                                                                                                                   

 

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