PRIMO APPUNTAMENTO DI VENERDI INSIEME

Si sta svolgendo in questi giorni il primo appuntamento del ciclo di incontri “Venerdì Insieme 2016”, manifestazione organizzata in concerto tra le principali associazioni cattoliche e laiche ragusane.

A dare il via alla tre giorni dal tema “La difficile condivisione: migranti, lavoro, ambiente” è stata l’intervista condotta da Gian Piero Saladino, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali a Tonio Dell’Olio, presbitero impegnato attivamente nella costruzione di vie di pace come membro attivo di diverse associazioni tra cui Libera (associazioni nomi e numeri contro le mafie), Pax Christi (movimento cattolico internazionale per la pace) e CIPAX (Centro Interconfessionale per la pace).

“Migranti alle porte dell’Europa: muri o ponti?”, questo il titolo della conferenza-intervista che ha avuto luogo ieri pomeriggio presso la sala Avis di Ragusa, riscuotendo una grande successo di pubblico.

Ad introdurre la prima domanda è stato un dato numerico: dei 60 milioni di persone che nell’ultimo anno sono emigrate dai propri paesi di origine solo 1 milione arriva effettivamente in Italia. A giudicare da questo dato è forse eccessivo l’allarme che si è diffuso nel nostro paese, soprattutto se si pensa all’arrivo degli stranieri in Italia in termini di risorse di cui si fanno portatori.

Tonio Dell’Olio sottolinea come l’incontro tra culture diverse debba essere infatti rivalutato come un elemento di crescita e una ricchezza conquistata non a danno dell’altro ma come gesto di solidarietà.

Soprattutto se impariamo a riconoscere la dignità di queste persone costrette a scappare dalla guerra, dalla fame, dallo sfruttamento delle risorse dei propri territori da parte delle multinazionali che si appoggiano alle mafie locali per espropriare i contadini delle loro terre.

“Di fronte a questo fenomeno – domanda Gian Piero Saladino – sono ancora vivi lo spirito e i principi che hanno portato a fondere l’Unione Europea e che hanno come pilastri il riconoscimento dell’uguaglianza tra persone, la dignità e il diritto dei cittadini?”

L’Europa, afferma Dell’Olio, costituisce per profughi e migranti la terra promessa in cui si vivono i veri valori della democrazia. È dunque paradossale che tale sogno si scontri con un confine sormontato da filo spinato, dove persone che scappano da situazioni drammatiche vengono trattate come pericolosi criminali e respinte con idranti, lacrimogeni e manganelli. L’Europa riscopra quindi le proprie radici cristiane e i valori di solidarietà posti alla base della sua costituzione.

“Come comportarsi però – interviene Gian Piero Saladino – con un’altra categoria di vittime composta degli stessi europei che, di fronte a questo fenomeno, provano paura ma senza malafede?”

Risponde Dell’Olio che “l’industria della paura” sfrutta la non conoscenza del fenomeno; tale paura va infatti educata attraverso la relazione con lo straniero, conoscendo la sua storia e scoprendo il dramma da cui fugge.

E infine, alla domanda di Saldino sulle azioni concrete da realizzare per accogliere e integrare i migranti, conclude Dell’Olio, citando Don Tonino Bello, “di fronte a coloro che ci mostrano i segni del potere dobbiamo porre il potere dei segni. Di fronte al problema dell’immigrazione siamo chiamati a compiere dei gesti di concreta solidarietà come quello di istituire i corridoi umanitari, che si stanno attualmente sperimentando, riconoscendo dignità a queste persone”.

La rassegna “La difficile condivisione: migranti, lavoro, ambiente” prosegue stasera alle ore 18,00 presso il Cine-Teatro Ideal dove avrà luogo l’incontro dal tema “Ghetto Italia: storie di sfruttamento nelle campagne del nostro paese”.

Vincenzo La Monica, responsabile immigrazione e osservatorio della povertà della Caritas di Ragusa, dialogherà con Leonardo Palmisano, docente di Sociologia Urbana presso il Politecnico di Bari e autore del libro “Ghetto Italia – i braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento”, sullo sfruttamento  dei migranti nelle campagne del nostro territorio.

Per concludere, domenica mattina sarà possibile visitare Villa Magnì dove sta avendo luogo “Costruiamo saperi”, progetto di cooperazione internazionale portato avanti dalla Caritas diocesana.

 

 

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