PRIMA GIORNATA DI FESTEGGIAMENTI A POZZALLO PER L’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIORGIO LA PIRA

 Del progetto per la Fondazione “G. La Pira”, avviato anni addietro dalla Provincia Regionale di Ragusa, presidente l’on. Franco Antoci, su proposta dell’assessore del tempo, la pozzallese Concetta Vindigni, non si è saputo più nulla. Ricordare La Pira per l’anniversario della nascita o della sua scomparsa, va benissimo. Ma per attualizzare il suo pensiero, renderlo operativo, ogni giorno, tutti i giorni, occorre mettere mano ad opere e iniziative concrete. La Pira abbinava alle sue fantastiche intuizioni cristiane e sociali, una grande forza d’animo ed una eccezionale capacità di azione. Il 24 settembre 1954, davanti al Consiglio comunale di Firenze, in seguito alle dimissioni speciose dei due assessori liberali della Giunta, interviene affermando:“Signori consiglieri, io ve lo dichiaro con fermezza fraterna ma decisa: voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia. Ma non avete il diritto di dirmi: Signor sindaco non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini, ecc). E’ il mio dovere fondamentale questo: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva prima che dalla mia posizione di Capo della Città – e quindi Capo della unica e solidale famiglia cittadina – dalla mia coscienza di cristiano”. (“Giorgio La Pira – La politica come arte della pace” – di Angelo Scivoletto). Una fondazione a suo nome potrebbe aprire un percorso ricco di contenuti umani, culturali, sociali. Tre i tentativi più importanti di ancorare il pensiero lapiriano alla realtà di tutti i giorni: 1) Patto di amicizia tra le città di Pozzallo e Firenze (1979), sottoscritto nell’aula magna della Scuola media “G. Rogasi” dai sindaci del tempo, il democristiano Vincenzo Galfo (Pozzallo), ed il comunista Elio Gabbuggiani (Firenze), alla presenza di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana, caduto per mani della mafia, esattamente un anno dopo, il 6 gennaio 1980; 2) acquisto della casa natale; 3) valorizzazione del museo familiare. Iniziative interessanti e incomplete. Unanime pertanto l’auspicio che possa finalmente essere ripreso e definito il progetto della fondazione elaborato dalla Provincia Regionale. Con azione congiunta della Provincia e dell’Amministrazione comunale di Pozzallo, alla cui guida sono  stati chiamati il commissario Giovanni Scarso e il sindaco Luigi Ammatuna, entrambi lapiriani convinti. Ieri, prima giornata di festeggiamenti, dopo la visita alla casa natale del grande profeta di pace, mons. Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato, ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella chiesa Madre Madonna del Rosario, alla presenza delle autorità locali, dei familiari di La Pira e di numerosi cittadini comuni.

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