È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PRIMA E SECONDA: DUE REPUBBLICHE A CONFRONTO
09 Feb 2013 08:38
Che la mafia e la corruzione furono le principali protagoniste della prima Repubblica è un dato di fatto, non sono delle semplici affermazioni infondate. Tangentopoli fu l’arma creata ad arte dai politici per distruggere la politica, trascinando all’interno di questa voragine distruttiva lo Stato italiano. Nel giro di poco tempo la parola “politica”, intesa come servizio, divenne un tabù e la paura di colpo paralizzò tutto e quando in uno Stato arriva la paura, subito dopo arriva il cosiddetto “Governo tecnico”. In quella circostanza entrò in gioco il governo Amato. Alla sua prima conferenza stampa, il presidente Giuliano Amato portò a conoscenza degli italiani l’incredibile tasso debitorio e successivamente annunciò una finanziaria “lacrime e sangue” da 93.000 miliardi e varò una delibera contenente un prelievo forzoso del sei per mille su tutti i conti correnti. È un dato di fatto, la seconda Repubblica nasce all’interno di uno Stato sull’orlo della bancarotta. Oggi, nel momento storico in cui stiamo vivendo, cioè alla fine della seconda Repubblica, bisogna ri-pensare a tutto ciò che è successo nell’arco della stessa, ovviamente per elencare tutto quello che ha fatto scalpore non basterebbe neanche un libro di 1400 pagine. Per fare un’ estrema sintesi possiamo citare, come esempio di pseudo-politica o meglio antipolitica, l’ormai celebre affermazione dell’ex ministro dell’interno Scajola che, dopo essere stato inserito fra i principali uomini politici nella “lista Anemone”, vedendosi stimato il suo appartamento del valore di 900.000 euro, per difendersi, come si estrapola dalla sua conferenza stampa, afferma: <<Se dovessi venire a conoscenza dell’acquisto della mia casa per conto di altre persone, provvederei nell’immediato futuro alla rescissione del contratto>> . Sempre in quella, ormai celebre conferenza, pronunciò la frase che di lì in poi sarebbe diventata una leggenda <<A mia insaputa!!!!>>. La principale differenza fra la prima e la seconda Repubblica è che nella prima, almeno in pubblico, il capo del governo non stringeva la mano a uomini collusi con la mafia, mentre invece nella seconda Berlusconi ha stretto la mano a Vittorio Mangano, condannato al maxi processo Falcone-Borsellino, Marcello dell’Utri, condannato per false fatture e frode fiscale nella gestione di Publitalia e condannato in primo grado e in appello per estorsione e concorso esterno in associazione mafiosa, Nicola Cosentino, mai condannato perché il Parlamento votò contro l’autorizzazione a procedere contro di lui per riciclaggio di rifiuti tossici in Campania e per concorso esterno in associazione camorristica. Eppure la storia dovrebbe insegnarci qualcosa, dovrebbe servire a non ripetere gli errori che sono stati fatti dai nostri predecessori! Avremmo dovuto far tesoro della storia per rimediare a Tangentopoli, invece sembra che ogni giorno essa conviva con noi come uno spettro malefico che ci accompagna verso un infame destino. Chissà se un giorno riusciremo a vivere in maniera diversa, in uno Stato dove i politici dicano sempre “noi” e mai più solo “io”, dove nessun politico sia corrotto o mafioso, dove le parole mafia, pizzo, antipolitica, racket, lobby, camorra, ‘ndrangheta, cosa nostra, non esistano più se non in tristi ricordi da dimenticare al più presto. Ecco, forse quando quel giorno arriverà ciascuno di noi potrà finalmente dire: “Sono fiero di essere italiano!”
Articolo redatto da : Marco Pantaleo
CLASSE: II ° A indirizzo Turistico
Istituto Tecnico Statale” G. Garibaldi” Marsala
Corretto dalla Prof.ssa Casella Maria
Referente del progetto prof.ssa Teresa Titone
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