PRIMA CARUSO, POI BARONE: A S.CROCE CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE

Una serata, due comizi. A parlare in Piazza Vittorio Emanuele sono stati prima il Candidato Caruso, poi il Candidato Barone. Un comizio tutto incentrato sull’agricoltura per il primo, un comizio in risposta agli attacchi per il secondo.

A fianco di Caruso si sono schierati tre esponenti di spicco dell’Idv: Pietro Savà, Giovanni Iacono e l’Onorevole Ignazio Messina. Il Candidato Sindaco per “Città Futura” nel suo intervento ha parlato dell’azione che un’amministrazione comunale può intraprendere fattivamente a favore del comparto agricolo, troppo spesso oggetto di discussione in campagna elettorale, ma al termine di quest’ultima viene abbandonato. Solo demagogia per Caruso ai danni di imprese che si impoveriscono sempre di più.

Tra i mali dell’agricoltura, senz’altro, la mancanza di unione e collegamento tra gli agricoltori, che anzi entrano in una competizione deleteria. Altro problema per Caruso, la mancanza del giusto riconoscimento dell’alta qualità dei nostri prodotti, così da far scaturire accordi, come quello tra UE e Marocco.

Le azioni a difesa del comparto agricolo per Città Futura sono, per esempio, la qualificazione del mercato ortofrutticolo. Sul punto del Tavolo tecnico permanente Caruso ha risposto alle accuse, specificando che non si tratta di un organismo burocratico e inutile, ma è formato da persone con le giuste competenze a proposito di agricoltura messe a servizio della cittadinanza tutto l’anno. Caruso aggiunge: “A me dispiace che non si sia capito l’importanza” e fa un passo indietro ricordando delle riunioni con l’uscente Amministrazione sul Gal. Necessaria anche l’informazione per gli agricoltori, che troppo spesso incappano nel problema della mancata conoscenza di leggi che magari li tutelano o li favoriscono come i bandi per i Fondi Psr.

Pietro Savà nel suo intervento ha criticato il Centro destra che si presenta a queste amministrative spaccato in due schieramenti contrapposti. Agli intervenuti ha rivolto una domanda per invitarli alla riflessione: “Cosa è cambiato per voi cittadini da dieci anni a questa parte?”. Per Savà sono ormai al capolinea.

Giovanni Iacono ha posto l’accento sulle condizioni del quadro critico italiano. L’Italia è un “paese di ultimi dopo le illusioni di Berlusconi”. Anche S. Croce è coinvolta in quelli che Iacono ha definito “disastri”, ma Città Futura rappresenta il vero cambiamento rispetto a “chi litiga ed è dello stesso partito”.

Anche Ignazio Messina ha posto l’accento sul vero rinnovamento rappresentato da Città Futura e tale nuova rotta è realizzabile; Messina ha, infatti, ricordato la sua elezione a sindaco solo contro tutti, ma ciò dimostra la possibilità di  realizzazione a discapito di quelli che in politica fanno solo gli affari propri.

Terminato in leggero ritardo il Comizio di Caruso, è stata poi la volta di Barone. Il Candidato Sindaco della Lista “Noi Ci crediamo” è stato supportato durante il comizio dal Sindaco di S. Croce, Schembari, e dal Sindaco di Ragusa, Dipasquale. Barone ha subito iniziato il suo intervento rispondendo alle parole dell’On. Leontini, che era intervenuto in un precedente comizio a supporto di Piero Mandarà. Tra i punti rettificati da Barone il legame tra la continuità e la discontinuità della sua lista. E’ stato, infatti, detto che anche se il capitolo Schembari si è concluso, non deve “essere buttato alle ortiche”. La discontinuità sta nei metodi, ricordata, dunque, la funzione dell’Assemblea “Noi ci crediamo”.

Riferendosi ai toni accesi utilizzati da Leontini, Barone ha detto perentorio: “Il torto urla, la ragione parla”. Rimarcato il giusto operato dell’Amministrazione Schembari, ad esempio, a proposito delle nomine dei revisori dei conti, del piano particolareggiato e del P.R.G., quest’ultimo non è nato solo quaranta giorni prima delle elezioni, ma più di un anno fa, come lo stesso Barone sottolinea. Un Piano regolatore che non fa né sconti né differenze tra i cittadini santacrocesi.  A chiosa Barone si rivolge a Leontini e dice: “Vorrei chiederle cosa intende per Urbanistica insana, ma non mi interessa”; meglio, infatti, per Barone il giudizio positivo che gli viene rivolto dai santacrocesi, che da sempre lo conoscono. Il Candidato a Sindaco per la Lista “Noi ci Crediamo” nella sua conclusione ha portato come vanto i suoi natali santacrocesi e la sua crescita in questo territorio. Con la frase “W S. Croce” ha concluso il suo discorso davanti alla cittadinanza.  

Il Sindaco Schembari in questa occasione ha inteso ricordare tutto l’operato dell’Amministrazione definita “da record”, grazie all’appoggio della cittadinanza. Ringraziati anche la sua famiglia, che ha dovuto subire la pressione dei media; gli impiegati comunali, per il supporto alla realizzazione del Libretto che racchiude il sunto dei dieci anni della sua amministrazione; le autorità militari, religiose e le associazioni culturali e di volontariato.

“Vorrei rimanere nel cuore-ha detto Schembari- dei santacrocesi come un sindaco che con modestia e umiltà è riuscito a parlare con la città”. Un sindaco che “non è scappato davanti al pericolo”, chi lo dice secondo Schembari vive nei sogni. Dieci anni in cui gli altri comuni non riuscivano a pagare vari servizi, ma il bilancio del Comune di S. Croce è sempre risultato virtuoso. Rivelata, poi, la somma di 150-200 mila euro derivanti la raccolta differenziata che ha raggiunto quota 50%. Un merito per Schembari di tutti i cittadini.

Nel ringraziare gli Assessori ha lanciato un attacco implicito parlando di chi dopo sette anni e mezzo è stato cacciato via e non mandato altrove, la collocazione della Provincia è stata solo un’occasione fortuita. Sui debiti alla Mediale, Schembari esplicitamente parla di Piero Mandarà, che non avrebbe bloccato la sua azione. Non abbiamo, però, nessun debito nei confronti della ditta che gestisce il servizio idrico secondo il Sindaco. Ha ricordato in questa sede anche la denuncia scaturita per difendere la cittadinanza. Nessuna svendita, poi, del territorio; infatti Schembari ha sottolineato che l’acqua che va al Comune di Ragusa è proveniente da Fonte Passolato, la cui appartenenza è proprio di Ragusa.

Citata come opera rimasta incompiuta a causa della Provincia, la rotonda che porta a Scicli. Questa è adesso in fase di ultimazione, grazie all’intervento del Comune di S. Croce derivato dalle compensazioni del fotovoltaico. Citata anche la mancata realizzazione della nuova sede dell’Istituto superiore “F. Besta”.

Le opere realizzate dal Comune sono per il 90% finanziate da fonti esterni alle casse di S. Croce e, dopo aver detto ciò, Schembari risponde all’accusa di Leontini di ingratitudine, dicendo di averlo ringraziato per l’aiuto dato. Dopo aver ricordato tutte le opere pubbliche fatte, Schembari ha detto di Barone che è il personaggio ideale per sostituirlo.

Il Sindaco Nello Dipasquale ha concentrato il suo intervento sulla necessità di fare campagna elettorale non buttando fango sugli avversari, ma parlando di proposte e programmi che la cittadinanza dovrà valutare. Se Lucio Schembari è stato difeso da Dipasquale in questa sede, di Barone il Sindaco di Ragusa ha detto elogiato le sue capacità. Sul punto riguardante la sua presunta invadenza, Dipasquale ricorda di essere già stato in Piazza Vittorio Emanuele dieci anni fa per supportare come oggi un Candidato che Territorio ritiene valido. 

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