Prg Ragusa, il sindaco Cassì replica alle opposizioni: “Legge rispettata, si butta solo fango”

Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, si difende dalle accuse di favoritismi nell’approvazione del Piano Regolatore della città, sostenendo di essere stato vittima di una campagna di disinformazione e insinuazioni propagandistiche da parte dell’opposizione. Cassì, in un’intervista sul quotidiano La Sicilia, sottolinea come la Giunta municipale abbia solo preso atto dei contenuti del nuovo Piano Regolatore, affermando di non avere alcuna analisi di compatibilità da fare e che questa spetta ai consiglieri comunali. Egli evidenzia inoltre come il suo impegno sia sempre stato quello di promuovere il benessere della città e dei suoi abitanti. L’accusa delle opposizioni è quella di presunti favoritismi in quanto, tra alcune varianti, ci sarebbero anche alcuni terreni di parenti del sindaco stesso.

Ma Cassì, nell’articolo a firma di Giorgio Liuzzo, afferma di essere pronto a rispondere alle accuse in modo trasparente e di essere a disposizione di chiunque voglia verificare l’onestà e la correttezza delle sue azioni.

“Dovrei davvero essere uno sprovveduto – sottolinea il sindaco, che entra nel dettaglio della vicenda – per agire in questo modo. La Giunta non ha approvato un bel niente. Il dispositivo n. 510 del 20 ottobre del 2022 propone di “prendere atto e accertare i contenuti degli elaborati di progetto del nuovo Prg”. Quindi, chi dice che io ho approvato il Piano regolatore, sa di affermare il falso, sa di farlo per insinuare qualcosa che non è reale. L’atto, così come dicono le norme vigenti, attiene al Consiglio comunale. La Giunta municipale ha solo preso contezza dei contenuti. Su quegli atti, non ho da fare alcuna analisi di compatibilità, cosa che, invece, spetta ai consiglieri. Ecco perché parlo di insinuazione, di qualcosa stabilita ad hoc per fare passare un messaggio fuorviante ai miei danni.

Un messaggio davvero devastante che mi porta a giustificarmi rispetto a procedure che sono previste dalle norme vigenti proprio perché c’è chi ingenera sospetti in tal senso. Si tratta di un terreno di cui una mia zia ha una quota in comproprietà con molti altri. Non avevo idea che ne fosse stata modificata la destinazione urbanistica. Ovviamente, non posso conoscere tutti i proprietari dei terreni interessati da modifiche. La realtà è che il nuovo Prg, rispetto a cui abbiamo avviato una fase di ascolto con la città, ulteriore rispetto ai consigli che avevamo ricevuto durante la predisposizione dello schema di massima, dovrà essere esitato in aula. Per quanto ci riguarda, abbiamo ascoltato le associazioni ambientaliste, gli ordini professionali, altre associazioni titolate a dire la propria. E stiamo adesso portando avanti, assieme ai consiglieri di maggioranza, un discorso di brain storming, sul piano politico, per raccogliere alcune di queste indicazioni e inserirle nel percorso da attuare. La partita, dunque, è apertissima. Ma da qui a lanciare accuse al sottoscritto, che non stanno né in cielo né in terra, ce ne corre”.

Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, afferma di essere sentito mortificato dalle accuse di favoritismi e di avere sempre anteposto l’onestà a ogni altra cosa. Sostiene che l’opposizione voglia condurre la campagna elettorale sulla moralità e l’etica, ma che lui non ha nulla da temere e che i cittadini sapranno distinguere chi cerca di gettare fango solo per ragioni propagandistiche da chi lavora ogni giorno per il bene della città. Cassì spiega che la delibera incriminata non ha approvato alcunché e che il dispositivo proposto si limita a “prendere atto e accertare i contenuti degli elaborati di progetto del nuovo Prg”.

Sottolinea inoltre che la Giunta municipale non ha alcuna competenza in materia di analisi di compatibilità e che spetta al Consiglio comunale esaminare gli atti e valutare se siano compatibili con le normative vigenti. Infine, Cassì afferma di essere stato attaccato personalmente e di aver subito un grave danno d’immagine a causa di queste insinuazioni.

“Ho letto – afferma – il resoconto della seduta politica dell’opposizione dell’altra sera sul Prg e sono rimasto basito. Perché si vuole fare passare un messaggio subdolo, insinuando chissà che cosa, come se intendessi favorire chissà chi. Potrò avere tutti i difetti di questo mondo ma su una cosa non transigo: vado a testa alta in giro per la mia città perché ho anteposto l’onestà davanti a ogni altra cosa. Mi piace guardare i miei concittadini dritto negli occhi. E so di poterlo fare. Chi cerca di dimostrare il contrario sa di farlo per motivazioni che nulla hanno a che vedere con la corretta dialettica politica. Vogliono condurre la campagna elettorale, perché di questo si tratta, sul terreno dell’etica e della moralità? Facciano pure. Non ho nulla da temere.

Certo, se è questa la loro strategia, invece di proposte e di progetti per la nostra Ragusa, sappiamo bene che i nostri concittadini sapranno distinguere chi si cimenta a schizzare fango per mere ragioni propagandistiche da chi, invece, si prodiga ogni giorno per rilanciare al meglio la nostra città in vari ambiti, come tra l’altro, giusto per citare l’ultima rilevazione, evidenziato nella classifica dei Comuni ricicloni, con Ragusa primo capoluogo in Sicilia”.

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