PRESENTATO IL PROGETTO PER IL RESTAURO ED IL RECUPERO DEL TEATRO DELLA CONCORDIA

Un teatro moderno, capace di inserirsi nei circuiti culturali nazionali e comunitari. Queste le aspettative intorno al Teatro della Concordia che fra tre anni circa verrà restituito alla cittadinanza iblea, da troppi anni privata di una struttura architettonicamente valida e culturalmente importante.

Sembra avviarsi al lieto fine la vicenda del teatro cittadino, divenuto negli anni di proprietà privata e trasformato a cinema per poi essere chiuso e abbandonato in uno stato di totale degrado.

Presentato stamane, in aula consiliare a palazzo dell’Aquila, il progetto del restauro e recupero funzionale dell’edificio a cura dello Studio Baldo, un èquipe di tecnici di Agrigento a cui fanno capo anche dei progettisti ragusani, che si è aggiudicato l’appalto a seguito di gara pubblica il cui bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea.

L’opera prevede 430 posti a sedere, 220 in platea mentre il resto in tribuna, un foyer di 80 mq ed locali adeguati, ricavati dal riuso di una palazzina accanto al teatro, per la biglietteria e gli uffici amministrativi. Il costo di aggira intorno ai 3.800.000 euro, “soldi che non graveranno – assicura il sindaco – sul bilancio comunale, grazie all’azione di accantonamento dei fondi della legge 61/81 iniziata a partire dalla sindacatura Chessari e proseguita fino ad oggi”.

Nello specifico il progetto prevede il restauro della facciata, nell’assoluto rispetto dell’originale, e la sostituzione della struttura in cemento armato posta all’interno dell’edificio ormai ammalorata e non rispondente ai requisiti fissati dalle normative vigenti in materia di sicurezza. Gli interni verranno riconfigurati per rispondere al meglio alla funzione originaria di teatro. Verrà recuperato quindi il proscenio, verranno predisposti gli “spazi – filtro” tra la sala e l’esterno, garantendo percorsi separati per il pubblico e per attori e lavoranti delle compagnie. 

“L’impegno di questa amministrazione verso il recupero del centro storico è concreto – sottolinea Giovanni Cosentini – e ricco di progetti importanti che confluiscono in un piano urbano di larga scala. Nel corso di questi sei anni abbiamo programmato con logica gli interventi che mano a mano stanno componendonsi come tessere di un mosaico e ridefinendo i quartieri una volta degradati, creando quindi le condizioni ottimali per il ritorno dei cittadini nel cuore della città. Per quanto riguarda il teatro della Concordia voglio sottolineare – conclude il vicesindaco – la peculiarità di questa struttura che sarà di proprietà comunale. Ciò garantirà quindi un’opportunità di sviluppo culturale per la città di Ragusa che non dipenderà dalle strategie economiche dei privati”.

 

 

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