PRESENTATO A SANTA CROCE IL LIBRO “MODICA IN UN TERREMOTO”

La serata è stata organizzata dall’Associazione Cento per Cento S. Croce e patrocinata dal Comune di S. Croce Camerina e dalla Provincia regionale di Ragusa.  La presidentessa dell’Associazione Antonella Galuppi nell’introdurre i relatori, ha definito tale incontro come significativo e capace di creare interscambio tra l’esperienza politica di Modica e quella di S. Croce, in quanto possono cambiare i personaggi, ma i fatti possono facilmente verificarsi in ogni comunità. A seguito di questo intervento è iniziata la presentazione del libro “Modica in un trentennio” a cura del docente di lettere nonché critico letterario Giuseppe Pitrolo. Viene messo in luce da Pitrolo la tanta pazienza filologica con cui Pisana ha affrontato il suo lavoro; infatti il volume in oggetto si presenta intriso di fatti, date, personaggi ed eventi per un totale  di 600 pagine. Oggi il un grande nemico con cui ci si deve confrontare per scrivere di storia contemporanea è senza dubbio la mancanza delle memorie dei protagonisti e l’altro è invece il distacco corretto che si deve avere per poter narrare i fatti. Come rileva Pitrolo il lavoro dell’autore risulta equilibrato, perché il libro è attraversato da una interpretazione capace ed obiettiva. Questo volume rappresenta una grande occasione per la classe dirigente modicana e non di potersi rileggere e capire. Inoltre è stato composto con uno stile piano e comprensibile e quindi accessibile a chiunque. Pisana ricostruisce inizialmente il decennio che va dal 1984-93 che definisce “decennio dell’instabilità”. Periodo che si contraddistingue per il cambiamento continuo dell’amministrazione modicana, ben 11 amministrazioni in 8 anni, dal PCI alla DC per poi passare al PSI. Un altro periodo rilevante della politica modicana è quello del centro-sinistra negli anni fra 1993  e il 2001. Fino al 2008 però si assiste ad una maggiore stabilità a Modica. Sono gli anni del centro destra che investe sul territorio, che sfrutta bene la “scoperta del sud-est” siciliano. Esplode infatti la ristorazione, grazie al fatto che vengono valorizzati prodotti tipici e unici come il “cioccolato” durante l’ “Eurochocolat”, ma sono anni investiti anche di ombre come la mancata approvazione del piano regolatore e del controllo disinvolto di entrate ed uscite, non viene trovato un sito consolo per creare una discarica,… il tutto termina con le dimissioni del sindaco Torchi e con la città sommersa dai rifiuti. Il bilancio che si evince da tale ricostruzione testimonia una Modica profondamente cambiata: nel 1980 si reggeva sull’agricoltura e la zootecnia e oggi sull’iniziativa degli imprenditori che sono stati capaci di creare ad esempio il polo commerciale. Il secondo relatore è stato lo scrittore nonché giornalista de “La Sicilia” Giorgio Buscema che ha rivolto delle domande allo scrittore. Ad una di queste domande Pisana ha risposto rilevando la profonda divisione che contraddistingue la cittadinanza modicana. Anni fa si distingueva tra la alta, abitata da braccianti e operai e quindi serbatoio di voti del centro sinistra, e la bassa dei professionisti e borghesi democristiani. Oggi invece si è aggiunta un’altra parte: la zona della “sorda”, che per Pisana rappresenta il “miscuglio” politico-culturale non gestibile. Qualunque sociologo quindi definirebbe Modica come una comunità dissociata, per via dei troppi contrasti interni su qualsiasi realtà. (Elisa Montagno)

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