PREMIO BARBARA CAPPOCHIN: VINCE IL SOCIAL HOUSING IBLEO

E’ un giovane talento emergente, l’architetto Nunzio Gabriele Sciveres, con l’opera “A2M Social Housing” a Marina di Ragusa (progetto preliminare con arch. Maria Giuseppina Grasso Cannizzo), il vincitore dell’edizione 2013 del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. Iniziativa – questa – che rappresenta uno degli eventi più importanti della Biennale di Architettura “Barbara Cappochin”, giunta alla sua sesta edizione, promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della provincia di Padova, insieme al Comune di Padova, realizzata in collaborazione con la Regione del Veneto, il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e l’Unione Internazionale degli Architetti.

 

Unanime il parere della Giuria Internazionale, a maggioranza straniera, presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale, secondo il quale: “il progetto a Marina di Ragusa non è solo una bella architettura in riva al mare di Sicilia, ma indica anche una strada di assunzione di responsabilità estetica, sociale e culturale, importante per riaffermare la capacità dell’architettura nel risolvere i problemi fondamentali dell’abitare contemporaneo”

 

“A2M Social Housing” – che sorge sulla collina che domina Marina di Ragusa – “è la rappresentazione migliore di come il talento dell’architetto possa produrre una soluzione di grande qualità, ad un tema complesso, in un luogo bello e difficile. L’architetto, nel progetto premiato, ha avuto il coraggio di provare a realizzare alloggi di serena bellezza, grande comfort abitativo, con tipologia innovativa rispetto agli schemi tradizionali del social housing, disegnando un piccolo quartiere la cui estetica contemporanea ha ben assimilato la tradizione del contesto.”

 

E’ motivo di grande soddisfazione”ha commentato Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione e dell’Ordine degli Architetti di Padova – “che proprio questa edizione del Premio veda vincitrice un’opera realizzata in Italia da un giovane progettista del nostro Paese. Lo è anche per l’elevata qualità delle opere partecipanti che, nella quasi totalità, raggiungono punte di vera e propria eccellenza.”

 

Nell’edizione 2013″ ha aggiunto “sono state oltre trecento le opere presentate, ed ultimate negli ultimi tre anni. Il calo della partecipazione italiana, testimonianza della gravissima crisi che il settore della progettazione sta vivendo nel nostro Paese, è stato compensato da un incremento di quella internazionale, a conferma del prestigio mondiale del Premio. Sono state, infatti, oltre trecento le opere presentate provenienti da 30 Paesi di tutti i continenti, con la conferma del Giappone e della Spagna rispettivamente al secondo e al terzo posto dopo l’Italia per numero di opere presentate. Importanti, numericamente, anche le partecipazioni di Portogallo, Finlandia, Brasile, Sud Korea, Francia, Messico, Cina, Australia, India e Svezia e delle “new entry”: Giordania, Georgia e, addirittura, dall’Oceano Pacifico, dellla Repubblica del Vanuatu”.

 

Da tempo ci battiamo” – ha sottolineato Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti“affinché i giovani architetti possano avere sempre nuove opportunità ed il fatto che sia proprio un giovane a risultare vincitore di un Premio di architettura così prestigioso è per tutti noi motivo di grande speranza per il futuro della nostra professione. Una professione che deve tornare ad occupare quel posto di rilievo che le compete. L’Italia è sempre stata, infatti, il Paese della “buona architettura”, potrà esserlo ancora di più se tornerà ad occuparsi delle città e del paesaggio, a risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio italiano, ad  innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, a promuovere la sostenibilità ecologica ed economica.

 

La cerimonia di premiazione del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”  avrà luogo il 26 ottobre al Teatro Verdi di Padova.

 

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