PREMI STELLE DELL’ARTE UCAI
17 Gen 2017 17:58
Sono stati consegnati sabato 14 gennaio, nella Sala del Trono del Palazzo Vescovile di San Miniato (Pisa), i riconoscimenti che l’Ucai (Unione cattolica artisti italiani) assegna dal 2009 attraverso il premio “Stella dell’Arte”. I premiati sono: Tamassociati di Simone Sfriso, Massimo Lepore e Raul Pantaleo per l’Architettura; Natale Addamiano per le Arti Visive; Romina Gobbo per la Letteratura; Salvatore Vivona per la Musica e Sandro Lombardi per il Teatro.
A consegnare il premio – la riproduzione in scala, in ceramica, della stella in marmo bianco e verde incastonata nella facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta e Genesio Martire di San Miniato, simbolo della stella polare -, il vescovo monsignor Andrea Migliavacca, che detiene il primato di vescovo più giovane d’Italia. L’obiettivo dell’iniziativa è valorizzare e dare riconoscimento all’attività e ai risultati di quanti, nelle rispettive discipline di competenza, si sono dedicati all’Arte. Nell’occasione, c’è stato anche il passaggio di consegne fra il presidente uscente, Luca Macchi, e il nuovo eletto, Fabrizio Mandorlini. Di recente nomina anche il direttore spirituale dell’associazione, don Francesco Ricciarelli. Prende il posto di don Luciano Marrucci, ideatore del premio “Stella dell’Arte”, recentemente scomparso; di lui è stato proposto un ricordo durante la cerimonia.
I profili dei vincitori in breve: Tamassociati è un team italiano di architetti, con sede a Venezia, ma conosciuto in ambito estero per aver realizzato alcuni ospedali di Emergency in aree di crisi. Nel suo carnet, alcuni dei premi più prestigiosi, come l’Aga Khan Award for Architecture 2013. In Italia hanno esposto alla Triennale di Architettura a Milano, e hanno curato il Padiglione Italia presso la Biennale Internazionale di Architettura nel 2016, a Venezia. Natale Addamiano, barese, classe 1943, inizia la carriera professionale nel 1973 insegnando presso la cattedra di Pittura dell’Accademia di Bari, e dal 1976 all’Accademia di Brera. Partecipa a Milano alla VI Triennale dell’Incisione (1991) e alla XXXII Biennale (1994). Espone nelle principali città italiane. Nel 2003 inaugura cinque mostre personali in Giappone e nel 2004 viene invitato a Cracovia, all’Istituto italiano di cultura, dove espone trenta opere. Romina Gobbo, vicentina, è giornalista e scrittrice. Corrispondente per Avvenire, Credere e Famiglia Cristiana, ha lavorato parecchio in aree di crisi, Africa sub-sahariana e Medio Oriente. Dal 2016 produce settimanalmente la trasmissione web “L’incontro degli amici”, dedicata a Islam e mondo arabo, ponte di incontro fra le culture, anche sotto il profilo letterario. Nel 2016 vince il premio “Fatema Mernissi”, dedicato alla sociologa e scrittrice marocchina, considerata un’avanguardia del femminismo islamico. Salvatore Vivona, palermitano, è diplomato in Organo e Composizione organistica, Musica corale e Direzione di coro, e ha conseguito la laurea di II livello in Direzione di Coro – Musica sacra. Organista, compositore e Maestro di Cappella del Duomo di Monreale, è vincitore di diversi concorsi nazionali di composizione di musica sacra. E’ autore di musica vocale sacra, da concerto, messe e canti, destinati alla Liturgia. Sandro Lombardi (Poppi nel 1951) è attore e scrittore. Nel suo romanzo di formazione, “Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore” (Garzanti, 2004), racconta la progressiva scoperta del teatro, ma anche della pittura, della musica, della poesia. Svolge una personale ricerca sul lavoro dell’attore, praticando un teatro di poesia che coniuga drammaturgia in versi e scrittura scenica, che lo porta ad ottenere numerosi premi, tra cui “Primo amore” di S. Beckett (1989).