PRECISAZIOINI DELLA FAMIGLIA MALTESE

Non comprendiamo la superficialità con la quale, in alcuni resoconti giornalistici, sono stati inseriti dei particolari e dei dettagli che non risultano essere corrispondenti alla verità ma che invece danneggiano l’immagine della moglie del 36enne che si è suicidato a Modica, così come toccano da vicino la sensibilità dei due bambini coinvolti nella vicenda. Nonostante non vi sia stata alcuna diffusione ufficiale di notizie da parte delle Forze dell’Ordine, alcuni giornalisti hanno invece descritto particolari che identificano con facilità la famiglia in questione, attraverso riferimenti scritti e fotografici del luogo di lavoro, con un’evidente violazione della privacy, permettendo inoltre facilmente di individuare i minori, in dispregio dei dettami previsti dalla carta di Treviso. Si è inoltre fatto riferimento a pesanti e gravi insinuazioni offensivi della reputazione della moglie, oltre ad una serie di dettagli non veritieri e sicuramente non rispettanti i principi della pertinenza, della continenza e della verità, danneggiando l’immagine e l’onorabilità non solo nei confronti dell’opinione pubblica ma soprattutto nel rapporto madre-figli. Sono state inoltre fornite informazioni assolutamente inesatte. Per tale ragione ci vediamo costretti a perseguire la ricerca della verità attraverso i tradizionali canali della giustizia.

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