“PRECARIATO L’UNICO TAGLIO GIUSTO”

“Precarietà, l’unico taglio giusto”. Questo è il tema della manifestazione promossa dalla CGIL di Ragusa giovedì 10 maggio. Ieri in moltissime città italiane, ed anche in Sicilia, la CGIL ha promosso una serie di iniziative per chiedere al Governo nazionale e regionale interventi contro la precarietà e la crisi del lavoro a partire dai contratti di lavoro. I rappresentanti sindacali iblei si sono ritrovati a mezzogiorno davanti all’Ufficio provinciale del lavoro, mentre nel pomeriggio è stata convocata una assemblea di lavoratori precari della pubblica amministrazione e del settore privato con inizio alle 17 alla Sala Avis. Tra i presenti a questa importante manifestazione c’erano il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola, Michele Pagliaro, segretario regionale della CGIL, e il segretario provinciale della CGIL di Ragusa, Salvatore Terranova. “Il governo nazionale – afferma Avola – ha proclamato per oggi in tutto il paese una giornata di lotta contro la precarietà”. “Abbiamo riempito – continua Avola – le piazze del nostro paese, in alcune realtà abbiamo articolato la nostra iniziativa, su più punti,stamattina abbiamo fatto un sitin davanti all’ufficio provinciale del lavoro simbolo del lavoro e abbiamo indetto per oggi questa assemblea provinciale di precari”. “lo scenario che viviamo sotto i nostri occhi è drammatico – spiega ancora – Avola e con le assemblee di oggi vogliamo fare il punto della situazione provincia per provincia sul precariato”. Il quadro non è semplice. Nel Paese si è aperto un dibattito legato alla riforma del mercato del lavoro, che secondo Giovanni Avola, dovrà cancellare i contratti truffa e ridurre le 46 tipologie contrattuali per impedire l’uso improprio di lavoro autonomo e di stage.

La richiesta è una indennità di disoccupazione per tutti i precari e minimi contrattuali per tutti. La realtà ragusana è tragica. Il numero sta, per tutti, nel mancata stabilizzazione dei trimestrali dell’ASP a cui era stato promesso di passare nella Multiservizi regionale. Da anni cinquantenni e sessantenni attendono una soluzione alla loro aspettativa di lavoro certo. Infatti Avola aggiunge che, non si può più vedere questa situazione dove gente di 30, 40 e 50 anni perda ancora o sia senza lavoro. Dopo c’è stato un intervento di Salvatore Terranova dove ha affermato che, La situazione in atto non consente di sprecare tempo. Per i precari della provincia di Ragusa occorre urgentemente individuare, una soluzione. Il personale ASU è di 176 unità per i quali si è prospettata la possibilità di ricorrere alla loro stabilizzazione mediante i contratti quinquennali di diritto privato. Anche qui nulla di concreto. Al Comune di Comiso 51 unità con processo d stabilizzazione avviato che prevede la loro assunzione a tempo indeterminato dal 1 gennaio 2013. L’amministrazione Alfano ha inserito, secondo la CGIL, due clausole all’interno dei contratti valutate illegittime causando un grave ostacolo per il raggiungimento dell’obiettivo. Il quadro provinciale si completa con la crisi che stanno vivendo, in modo drammatico, i quasi 2500 lavoratori, chi in cassa integrazione, chi in mobilità che hanno visto non solo ridurre notevolmente il loro reddito ma devono sopportare i ritardi intollerabili da parte della Regione Sicilia che non onora la compartecipazione ai costi sull’applicazione degli armonizzatori in deroga. Il quadro reale, rispetto a quello che emerge dai media, è molto più drammatico. Michele Pagliaro non ha dubbi che la riforma del mercato del lavoro nulla servirà se ad essa non si accosta una politica di sviluppo di cui il passato e questo governo non intende praticare. L’obbiettivo della CGIL è quello di trovare un accordo col Ministro del Lavoro su questi temi di precariato e anche sul nuovo problema che affligge la nostra penisola, quello degli esodati.

                                                                                                                                 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it