POZZALLO, L’AMMINISTRAZIONE RESPINGE LE ACCUSE DI AMMATUNA

“Giano bifronte Roberto Ammatuna. Consigliere comunale del PCI per più di venti anni. Consigliere comunale del PSI di Amodeo per tanti anni. Ex sindaco margheritino della città per dieci. Deputato regionale PD per due anni più quattro. QUARANTA ANNI IN POLITICA con un solo risultato: tornaconto personale!

Mieloso e accattivante, quando si tratta di prendere in giro la gente, parla di democrazia partecipata, di amore per la città, di steccati da abbattere, di impegno “missionario”, di unità di intenti. Salvo poi a dimostrare la vera identità di politico spregiudicato e bugiardo nel momento in cui si lascia andare ad accuse vergognose”

Questa la dovuta replica degli amministratori di Palazzo “La Pira” al “manifesto elettorale” diffuso a mezzo stampa dall’on. Ammatuna.

“I cittadini – replicano gli amministratori comunali in carica –  hanno finito di conoscere il più consumato attore della politica che Pozzallo abbia avuto da cinquant’anni a questa parte.

Le chiacchiere stanno a zero. L’enorme eredità di debiti lasciata da Ammatuna in dieci anni di  sconsiderata amministrazione è agli atti. Certificabile in qualsiasi momento. Nessun progetto cantierabile o finanziabile. E non solo. Ammatuna ha la grave responsabilità storica di avere cacciato gli americani della Cooper Smith che avrebbero creato 500 posti di lavoro al porto di Pozzallo e di avere sprecato il finanziamento Cipe di 15 milioni di euro per la messa in sicurezza del porto, penalizzando di fatto gli operatori del settore e le attività portuali.

Esperto nella politica degli annunci, specialista in “Comunicati Cassandra”, specialista in perdita di finanziamenti e quindi di potenziale lavoro, specialista forse solamente in farmacie, Ammatuna da deputato regionale non è riuscito a spostare  un solo euro per lavori da realizzare nella sua città, neanche per riparare una buca.

Ambizioso senza pari, il “giovane” deputato, prossimo a diventare ex, abbandonato da Pozzallo Giovane, Socialisti, Verdi e Sel, se ne viene fuori con la storia del “sacrificio personale” per il bene della città, accettando di misurarsi nelle Primarie con il compagno di merende Pino Asta e con un autentico carneade della politica locale.

Siamo al canto del cigno. L’ultima patetica messa in scena di Roberto Ammatuna vanamente impegnato a tessere la tela del potere al quale è morbosamente legato.

Questa volta però gli sfugge un piccolo particolare. La gente ne ha fin sopra i capelli delle sue sceneggiate napoletane. Per il bene di Pozzallo, in un momento così drammatico per il Paese Italia, lo invitiamo ad impegnarsi in questo scorcio di legislatura a lasciare una minima traccia della sua presenza a Palermo ed abbia la dignità di mettersi da parte, godendosi la ricca pensione riservata alla Casta.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it