Pozzallo, il vescovo di Noto chiama i sindaci della Diocesi: maggiore attenzione ai giovani

Un momento di riflessione e di confronto che arriva in una fase difficile, delicata in cui i giovani rischiano di perdere la barra per costruirsi un futuro di serenità e di valori. A volerlo il vescovo netino che ha invitato i sindaci e gli assessori alle politiche giovanili ed ai servizi sociali dei Comuni della Diocesi di Noto per un incontro operativo nell’ambito del percorso “Io sono Mediterraneo”. Appuntamento a mercoledì 7 maggio alle 10 nella chiesa Madonna della Fiducia a Pozzallo.

“In un tempo segnato da profondi cambiamenti demografici e sociali, le nostre comunità locali sono chiamate ad un’azione condivisa e lungimirante a favore delle giovani generazioni – afferma il vescovo Salvatore Rumeo – la progressiva diminuzione della popolazione giovanile, unita all’aumento delle fragilità sociali ed educative, richiede risposte coordinate, efficaci e capaci di guardare al futuro. Con questa consapevolezza, come Diocesi di Noto abbiamo promosso, insieme ai Comuni del territorio, il percorso ‘Io sono Mediterraneo’, già avviato nei mesi scorsi, per costruire reti territoriali e percorsi educativi in risposta al disagio giovanile. Il progetto intende affrontare fenomeni come isolamento sociale, dipendenze, abbandono scolastico, devianza, marginalità e disagio relazionale, valorizzando le risorse comunitarie ed istituzionali.

 L’incontro di mercoledì a Pozzallo sarà  un’occasione per condividere le tappe del percorso, coordinare le azioni future e rafforzare la collaborazione interistituzionale. Illuminano il nostro impegno le parole del compianto Papa Francesco, pronunciate alla Settimana Sociale di Trieste: ‘Perché non rilanciare, sostenere e moltiplicare gli sforzi per una formazione sociale e politica che parta dai giovani? Perché non condividere la ricchezza dell’insegnamento sociale della Chiesa? Possiamo prevedere luoghi di confronto e di dialogo e favorire sinergie per il bene comune. Se il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario, l’orizzonte del Giubileo ci veda attivi, pellegrini di speranza, per l’Italia di domani. Prendiamoci cura dei nostri giovani”.

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