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Pozzallo dichiara guerra agli evasori con una ditta esterna. Da riscuotere dal cittadino 15 milioni di euro
23 Ott 2024 10:02
L’obiettivo è quello di recuperare dalla collettività tributi e tasse non pagati in assenza di personale necessario ad emettere le cartelle con ruoli e consumi in un Comune vicino alla dichiarazione di dissesto per un disavanzo di amministrazione di poco meno di 41 milioni di euro con oltre 31 milioni di euro per fondi crediti di dubbia esigibilità. E’ per tale motivo che la giunta del sindaco Roberto Ammatuna ha avviato la procedura per andare all’esternalizzazione dei servizi di accertamento e riscossione. Al momento si dovrebbe partire per un affidamento a tempo, pari a 18 mesi, per poi andare ad uno successivo che dovrebbe essere pluriennale. La proposta di delibera approvata dalla giunta sarà trasmessa al Consiglio comunale per l’esame, l’approvazione ed il via libera. Lo stesso organismo che dovrà pronunciarsi presto sul dissesto dell’ente.
La lotta all’evasione passa, quindi, attraverso l’esternalizzazione dell’attività di riscossione esecutiva e coattiva.
In questa prima fase l’incarico dovrebbe essere per 18 mesi per poi andare ad un affidamento pluriennale a più lungo termine. Il Comune di Pozzallo, in piano di riequilibrio dal 2017 approvato dalla Corte dei Conti nel 2020, si trova di fronte alla dichiarazione di dissesto per un disavanzo di amministrazione effettivo di poco meno di 41 milioni di euro con oltre 31 milioni di euro per fondi crediti di dubbia esigibilità. Alla base mancanze dell’apparato burocratico che, in assenza di personale con specifica mansione nel settore tributi, non riesce a raggiungere l’utente. “Pur essendo un’amministrazione sana, ricordo che da quando sono al governo della città non abbiamo fatto un euro di anticipazione di cassa, i fornitori sono stati pagati fino a giugno con una puntualità europea, gli stipendi e le cooperative lo stesso, ci troviamo in questa difficile situazione. Basti pensare che non riusciamo a riscuotere la Tari, non c’è un ufficio in grado di emettere le bollette perchè manca il personale per farlo. Dobbiamo riscuotere 15 milioni di euro. Non sono debiti che ha l’ente ma sono soldi che debbono pagare i cittadini e che nessuno fa pagare perchè manca il personale negli uffici”.
Dieci gli obiettivi della giunta Ammatuna nella decisione di ricorrere all’esternalizzazione del servizio.
Fra questi il potenziamento della lotta all’evasione, il recupero esecutivo e coattivo delle entrate comunali, il miglioramento della rete di informazione al contribuente, la predisposizione di modulistica accessibile direttamente dal sito web del Comune, l’accelerazione dei tempi di lavorazione e controllo denunce e versamenti, la tempestiva emissione di atti di liquidazione, predisposizione tempestiva di ruoli esecutivi e coattivi e delle liste di carico, l’efficientamento dei procedimenti di rimborsi e discarichi, gestione e monitoraggio del contenzioso e la riduzione del volume complessivo di tributi di difficile esazione.
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