È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
POTENZIARE LA RETE PROVINCIALE DI RILEVAMENTO SISMICO
26 Mag 2012 04:17
Ragusa Oggi sta dando il suo piccolo, modesto apporto all’analisi della situazione della prevenzione dei terremoti nell’area iblea senza tuttavia creare allarmismi inutili e dannosi ma “fotografando” la nostra condizione non diciamo di previsione (perchè i terremoti, si sa, non si possono prevedere anche se qualcuno afferma il contrario) ma di presenza ed efficienza di strutture che possono in qualche modo aiutare in caso di fenomeno sismico ad adottare decisioni importanti e urgentissime.
E così venerdi mattina, armati di tanta buona volontà e di macchina fotografica abbiamo fatto “irruzione”, senza preavviso e forse in modo “invasivo”, nella struttura che la Provincia Regionale di Ragusa, con buona e significativa lungimiranza, ha messo su qualche anno fa al fine di dare un contributo notevole e sostanziale alla complessa problematica della prevenzione dei fenomeni sismici.
Diciamo subito che l’accoglienza del dirigente e dei collaboratori professionali della stazione di rilevamento è stata veramente signorile in quanto occuparsi di queste cose apparentemente inutili fino a quando non avviene il “fattaccio” sembra superfluo e un pochino demodè con le tante cose importanti da seguire.
Detto questo però l’impressione nostra è stata che la stazione, molto importante e altrettanto necessaria, dovrebbe essere in alcune strumentazioni di rilevamento che risultano in atto obsolete, ammodernata con apparecchiature di ultima generazione che qualcosa in più sulla vicenda terremoti dicono sicuramente. Bene il rilevatore del Radom che alcuni dicono essere il vero indicatore di una situazione sismica in “ebollizione”, bene la rete di rilevamento nel territorio. Male il collegamento con le reti comunali in alcune zone inesistenti e molto male il sistema di diffusione dei dati che avviene dopo 48 ore anche se è onesto ammettere che chi deve guardarli lo fa in tempo reale attraverso i collegamenti elettronici che la tecnologia mette a disposizione.
Vogliamo dire che il potenziamento di questa struttura andrebbe fatto magari col contributo della Regione, dello Stato, della Provincia stessa e dei Comuni a partire da domani per dare ad essa una efficienza operativa di prim’ordine e un valore scientifico completo e immediato. Sarebbe un primo passo verso l’importante fase della prevenzione perchè se ad esempio il gas Radom ieri alle 11,12 quando abbiamo fatto la visita alla stazione, fosse stato anzichè di poco sopra l’indice di 4O ad esempio 300 è chiaro che il motivo di allerta sarebbe stato molto, ma molto più urgente, atteso che alcuni esperti sostengono che una delle prime avvisaglie di un evento sismico oltre allo sciame iniziale, che a volte non può esserci, è l’aumento del gas Radom come è avvenuto all’Aquila dove un esperto l’aveva sottolineato ricordando però di essere incriminato per diffusione di notizie atte a turbare la pubblica opinione e finito quasi sotto processo.
E siccome noi tutto vogliamo fare tranne che coinvolgere la credulità della gente che ci legge diciamo: quella struttura va potenziata a tutti i costi perchè secondo noi non può essere lasciata “incustodita” dalle 14 del pomeriggio alle otto dell’indomani o dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina perchè non c’è personale nè, in atto, si può pretendere che ci sia.
Poi fate come credete ma…
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