POTATURA FICUS ALL’INCROCIO TRA VIA GARIBALDI E CORSO SAN GIORGIO

Nella prima settimana del nuovo anno l’amministrazione comunale ha proceduto con la potatura, discutibile, del ficus “monumentale” sito tra corso Garibaldi e corso San Giorgio. Il ficus in oggetto oltre a rappresentare un simbolo per la città è un albero da tutelare e preservare.

La tipologia di potatura eseguita ha fortemente compromesso l’aspetto estetico della pianta, e cosa ancor più grave, ne ha ridotto la funzionalità mettendo a rischio la vita stessa dell’albero.
Altri precedenti potature, anch’esse discutibili, che hanno interessato quei ficus sulla Modica-Scicli (nei pressi del parcheggio di viale Medaglie D’Oro) e ancora l’estirpazione del pino sito all’incrocio tra via Nazionale e la zona Caitina, caratterizzano, a nostro avviso, negativamente l’azione del Sindaco e dell’amministrazione rispetto alla gestione del verde pubblico.

Legambiente Modica, in quanto associazione portatrice di interessi diffusi, allertata e sollecitata da numerosi cittadini preoccupati per i continui interventi a sfavore degli alberi della città,

CHIEDE

al Sindaco del Comune di Modica Ignazio Abbate, nonché titolare della delega ai servizi Ambientali, e al responsabile delegato:

  • di rendere note le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale a intraprendere tale intervento;

  • se siano stati consultati un’esperti in materia;

  • se è stato sentito il corpo forestale;

  • se prima di mettere in atto tale tipologia di intervento, siano stati valutati tutti gli interventi alternativi utili a preservare la salute della pianta, la sicurezza delle persone, delle cose e la sua importante valenza storico-estetica;

  • in vista di interventi futuri di tale portata, di mettere a conoscenza preventivamente la città intera, anche attraverso l’uso del sito istituzionale del Comune e di comunicati stampa.

Legambiente Modica, coglie l’occasione, invitando l’amministrazione ad introdurre un un sistema di regole per il controllo e la gestione del verde pubblico dotando, finalmente, la città di strumenti tipo la “carta del verde” ed avviando il censimento degli alberi monumentali, auspicando infine che ci sia una inversione di tendenza in modo che si pratichi la piantumazione di nuovi alberi e non l’estirpazione di quelli esistenti.

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