È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
POSTE ITALIANE: IL GOVERNO SVENDE!
23 Ott 2015 16:47
Si è tenuto stamani a Palazzo San Domenico il primo incontro ufficiale del coordinatore provinciale di Ragusa di Italia Unica, Silvio Iabichella, che ha voluto coinvolgere le amministrazioni locali nella battaglia contro l’iniziativa del governo di privatizzare Poste italiane. L’incontro con il Sindaco Ignazio Abbate è coinciso con la prima giornata di volantinaggio davanti agli sportelli degli uffici postali di tutta Italia e davanti alle sedi istituzionali e amministrative.
Questa quotazione è un errore gravissimo, ha dichiarato Iabichella, che ha trovato piena condivisione nel primo cittadino di Modica, che manifesta la sua preoccupazione per il danno che tale manovra potrà arrecare all’intera collettività. La mia preoccupazione – ha dichiarato il Sindaco – è quella che a distanza di poco tempo potrebbe paventarsi la chiusura di centinaia di uffici, mettendo a serio rischio i problemi occupazionali, che potrebbero causare disagi sociali e soprattutto problemi familiari non indifferenti.
Quello che non capisco – dice il Sindaco – è perché il governo ha deciso di svendere un bene strategico, come quello delle Poste, che svolge da sempre un servizio indispensabile per il Paese, andando a compromettere i costi a scapito della qualità. Ho molto apprezzato l’iniziativa di Italia Unica, il partito di Corrado Passera, e soprattutto ho condiviso quanto illustratomi dal coordinatore Iabichella, a cui ho manifestato la mia piena solidarietà e il mio impegno a sostenere questa battaglia, per evitare che un servizio fino ad oggi fondamentale rischi di cedere il passo ad iniziative che non potranno mai garantire quanto fino ad oggi hanno assicurato le Poste Italiane.
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