PORTO DI SCOGLITTI OVVERO IL PROGETTO DEL…CAOS

Intorno al porto di Scoglitti questa Amministrazione sta costruendo il suo monumento al pateracchio e alla confusione. Almeno, così pare. Un documento del giornale di Sicilia del 3 agosto afferma che il Comune boccia il progetto della Victoria house; nella seduta consiliare del 3 agosto l’Assessore Avola dichiara che l’Amministrazione non può bocciare nessun progetto e che la fonte di quella notizia non è l’Amministrazione. Qual è la verità? I cittadini hanno ancora in questa città qualche diritto a sapere? Infatti, sia della presentazione del progetto della Victoria house e del suo iter nessuna informazione in tempo utile è stata data alla Città e al Consiglio che invece ne è venuto a conoscenza solo  incidentalmente. E  l’Amministrazione, invece, faceva finta di non sapere  dell’esistenza del progetto. Giacciono , ancora , in un tombale silenzio i passaggi che hanno indotto l’Amministrazione ad opporsi al progetto della Victoria house e ad  assegnare contemporaneamente l’incarico di un nuovo progetto ad uno studio di architetti romani. Sorgono spontanee alcune domande: Perché le intenzioni progettuali dell’Amministrazione riguardo al porto non sono  mai state comunicate ufficialmente né ai capigruppo consiliari né alle commissioni competenti, né al consiglio comunale? Perché le discussioni sul porto sono state affrontate in Consiglio Comunale solo grazie alle richiesta esplicita proposta da alcuni consiglieri al Presidente del Consiglio e non  dall’Amministrazione? Perché,infine, le sedute consiliari convocate con il tema sul porto vengono sistematicamente disertate dai consiglieri  di varia estrazione politica che appoggiano l’Amministrazione? E restano così vanificate nella loro funzionalità deliberativa? Queste domande non possono non  produrre che una semplice constatazione: il porto di Scoglitti, allo stato attuale, per la città, è il progetto del caos.

 

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