PORRE FINE AL LAVORO MINORILE

Statistiche dicono che oggigiorno la maggior parte dei minori disagiati e lavoratori in nero hanno dichiarato che stanno perdendo la fiducia nei governi a causa delle loro vuote promesse. I governi hanno fatto molte promes­se per porre fine al lavoro minorile attraverso l’istruzione e migliori servizi sociali. Ma non agiscono. Le loro promesse non sono mantenute con dei veri impegni o con delle risorse.

Mentre i governi investono un’enorme quantità di risorse per le armi per la guer­ra, ci sono ancora bambini che non sono in grado di leggere e scrivere. Non hanno una casa in cui vivere, o cibo da mangiare. I governi devono considerare i bisogni dei bambini come una priorità e includere i bambini come una priorità, fornire tutto quanto è necessario perché possano vivere proteggendo i nostri diritti.

Dal momento che è responsabilità dei governi proteggere i nostri diritti, porre fine al lavoro minorile, e fornire un’istruzione gratuita, equa e di buona qualità, abbiamo molte richieste per i governi.

Prima di tutto, i governi devono ascoltare i bambini. I governi devono far sì che le problematiche legate ai bambini siano una priorità e includere i bambini nelle decisioni che concernono le nostre esistenze. Inoltre i governi devono fornire delle opportunità ai bambini di partecipare e esprimere le loro opinioni perché essi sono il futuro e la loro opinione e presenza deve essere tenuta in considerazione. I governi devono sanzionare penalmente il lavoro minorile, ma non devono mai criminalizzare i bambini. I bambini sono le vittime del lavoro minorile. I governi de­vono creare e portare avanti delle leggi che puniscano duramente quelli che hanno abusato dei bambini per un proprio interesse.

I governi devono sostenere i bambini nei procedimenti che questi intendono portare avanti in quanto sfruttati per il lavoro minorile, garantendo anche degli avvocati gratuiti. I bambini devono essere in grado di affrontare le persone che hanno abusato di loro senza paura o pericolo di mettersi nei guai. I bambini, inve­ce, devono essere recuperati e riabilitati.

I governi devono combattere contro il traffico di bambini.

Ogni Paese deve assicurare che la tematica del lavoro minorile sarà trattata in ogni scuola.

I governi devono promuovere il lavoro degli adulti. Gli adulti devono lavorare, così da poter avere il denaro per far sì che i bambini non debbano lavorare. I diritti degli adulti in quanto lavoratori devono essere rispettati. Ai lavoratori adulti deve essere garantito il diritto di sindacalizzarsi. È importante che gli adulti siano protetti in quanto lavoratori cosicché i bambini non debbano lavorare.

 I governi devono assicurare che gli aiuti allo sviluppo vadano direttamente allo scopo per cui sono erogati e non finiscano nelle mani sbagliate.

I governi devono creare un sistema affinché si mettano dei marchi ai prodotti che non sono fatti con lavoro minorile.

Non solo i governi devono collaborare con gli altri governi, ma devono anche lavorare con la società civile e i sindacati per essere quanto più efficaci possibile nella loro azione. Come contropartita la società civile deve comprendere le richieste dei bambini e lavorare insieme a noi per avere cura di loro cosicché i governi non ci deludano ancora. Le ONG devono anche usare le risorse che hanno in maniera onesta e diretta nei confronti dei bambini.

Anche i genitori hanno la responsabilità di ascoltare i bambini.

I bambini hanno bisogno di amore, rispetto e dignità. È compito dei genitori dargli una vita familiare felice e stabile. I genitori devono prendersi le loro respon­sabilità. Se i genitori non agiscono nel miglior interesse dei bambini, lo Stato deve agire in nome dei bambini. I genitori devono parlare su questioni quali lo sfrut­tamento sessuale o gli abusi anche quando sono a disagio perché questo è l’unico modo che permetterà a un bambino di conoscere i propri diritti di salute e sicurez­za. I genitori devono imparare l’importanza di un’istruzione adeguata, a prescindere dal sesso dei bambini.

Dobbiamo portare gli sforzi per eliminare il lavoro minorile nei villaggi, dove la lotta può non essere così forte. L’informazione sul lavoro minorile a volte raggiunge solo le città e la gente nei villaggi non ha informazioni sui danni causati dal lavoro minorile.

 

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