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POMODORINO, LE POLEMICHE SI SPOSTANO DAL “PACHINO” AL “VITTORINO”
13 Feb 2011 13:48
Non c’è pace per il pomodorino siciliano. Dopo le polemiche scatenate dalla trasmissione di Rai 1 “Bontà loro”, condotta da Maurizio Costanzo, un’altra trasmissione “Agorà” ha scatenato fuoco e fiamme spostando l’attenzione dal pomodorino “Pachino” al “Vittorino”.
Ma di chi è la colpa di questo ennesimo duro attacco? Per gli esponenti della lista civica “Agricoltura prima di tutto” grazie all’immobilismo del sindaco Giuseppe Nicosia il giornalista Alessandro Di Pietro ha creato un marchio infamante per il Ciliegino di Vittoria: “vittorino”. Per Angelo Giacchi e Gianni Cirnigliaro, portavoce del movimento, “questo è il risultato della richiesta di chiarezza pretesa dal primo cittadino all’indomani dell’attacco RAI sul ciliegino di Pachino: adesso il Ciliegino di Pachino è stato assolto da ogni accusa ed invece “Vittorino” vorrà dire prodotto della mafia e, cosa ancor più grave, da oggi in poi così sarà chiamato in tutta Italia”.
Per evitare altri gravi ripercussioni, i due esponenti di “Agricoltura di prima di tutto” hanno infine invitato il sindaco Nicosia ad avviare immediatamente un’azione legale e a chiedere un risarcimento esemplare a favore dei produttori agricoli di Vittoria, così come ha fatto la Provincia Regionale di Ragusa. Ed ancora Giacchi e Cirnigliaro esigono che le promesse che riguardano l’istituzione del “Marchio di qualità” siano mantenute da questa Amministrazione, con l’obiettivo di tutelare il prodotto e i produttori contro il marchio appioppato dal giornalista Di Pietro ai prodotti provenienti dalla città di Vittoria.
Non c’è pace, dunque, per i pomodori di Vittoria, e mentre l’attenzione si è spostata da Pachino a Vittoria, il prezzo dei prodotti è sceso vertiginosamente, a danno dei produttori che di certo non possono aspettare un risarcimento che, anche se arriverà, potrebbe comunque arrivare troppo tardi, a causa dell’ennesima mazzata contro l’agricoltura. Come se non bastavano i “bernoccoli” che c’erano già!
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