PIENA SOLIDARIETA’ AL SINDACO DIPASQUALE

Oggi ritorna in Sala Giunta il Patto firmato dal Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e dal Sindaco Nello Dipasquale. “Il Patto con Lombardo ritorna in Sala Giunta- sottolinea il Sindaco Dipasquale- a dimostrazione che non esiste alcun atteggiamento preconcetto ed ostruzionistico nei confronti del Presidente della Regione Siciliana e del suo Governo. Ritengo sia importante ritornare ad un dialogo proficuo e costruttivo nell’interesse della nostra comunità. Il Presidente Lombardo ed il suo Governo troveranno sempre la porta aperta ogni qual volta ci saranno riscontri positivi per la nostra comunità. Nulla ci condiziona e ci obbliga ad essere ciechi davanti alle cose serie, concrete e buone che si potranno realizzare per il bene e l’interesse del nostro territorio”.    

Nel frattempo piena solidarietà gli viene espressa dai Consiglieri comunali del Pid e dal Vice sindaco ed assessore ai centri storici Giovanni Cosentini circa l’attacco venuto dai cinque deputati regionali della provincia di Ragusa in relazione al rifinanziamento della legge su Ibla.

“Bene ha fatto il primo cittadino a lanciare l’allarme allorquando ha appreso la notizia che era stato soppressi i fondi della delle 61/81 ed a tenere quindi  alta la guardia affinché non fosse perpetrato lo scippo dei fondi della legge, di fatto già pianificato, risorse che hanno consentito fino ad oggi di intervenire nel nostro centro storico”.

Il neo presidente del Consiglio Comunale Pino Di Noia è contrariato a proposito della decurtazione di 250 mila euro effettuata: “Appresa la notizia del rifinanziamento della Legge su Ibla nella qualità di presidente del massimo consesso non posso che essere rammaricato per la decurtazione di 250 mila euro e per gli oltre due mesi di ritardo persi per il recupero delle risorse. Esprimo invece gratitudine alle organizzazioni di categoria ed al Sindaco Dipasquale per avere svolto fin dal primo momento un’azione forte a tutela dello scippo che è stato sventato per far sì che il territorio potesse contare sul finanziamento della Legge 61/81”.

 

 

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