PIANO URBANISTICO COMMERCIALE. ECCO COME STANNO LE COSE!

La verifica e l’approfondimento delle questioni richiedono sempre una fatica in più – e forse un’efficacia minore in termini mediatici – rispetto alle polemiche generiche rumorose. Era dunque prevedibile che la notizia dell’insediamento del commissario ad acta per il piano commerciale avrebbe scatenato facili polemiche che si limitano a commentare sommariamente la circostanza in sé, senza poggiare sulla verifica e l’approfondimento delle ragioni che l’hanno determinata.

Non si può infatti parlare né di disattenzione da parte dell’Amministrazione – che ha accompagnato e sta ancora accompagnando passo dopo passo l’iter del Piano Urbanistico Commerciale – né tantomeno di volontà di estromettere il Consiglio dalle proprie prerogative, giacché è casomai il Consiglio che vi si è sottratto dichiarandosi incompatibile con l’esame della Variante generale al PRG a cui il PUC è collegato.

La stesura originaria del PUC, infatti, era parte integrante della Variante generale al PRG predisposta dal progettista, ing. Giuseppe Rodriguez, ma era ancora deficitaria di un’intera parte che riguarda la previsione degli ambiti per le strutture di media e grande dimensione.

Per questo l’Amministrazione ha affidato un incarico all’Ing. Giuliana Mirabito (alla stregua di quello affidato all’ing. Giuseppe Trombino per la Variante generale) affinché procedesse all’aggiornamento del Piano Urbanistico Commerciale inserendovi le concessioni di sportello unico nel frattempo rilasciate e soprattutto la previsione delle aree di espansione per la realizzazione delle strutture della media e grande distribuzione. 

Questo aggiornamento del Puc è stato inserito – alla stregua degli altri – come emendamento alla Variante generale, che il Consiglio comunale si è appunto dichiarato incompatibile ad approvare. 

L’iter che sta seguendo questa Variante, la cui adozione da parte del commissario ad acta è stata rallentata dalla necessità di assoggettarla alla Vas, è perfettamente noto. 

Le medesime condizioni valgono per il Puc. 

Il commissario che si è insediato nei giorni scorsi ha acquisito l’incartamento e dovrà verificare la possibilità di approvare il Puc nonostante l’obbligo della Vas, qualora pensi di sganciarne l’iter da quello del Prg. 

 

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